“Hip Hop Italia” Fabio Bernabei

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Un libro volutamente breve, pronto a criticare gli atteggiamenti e non le persone che popolano il mondo Hip Hop italiano. Un viaggio che dall’underground arriva al mainstream, attraverso una narrazione cronologica in grado di ricostruire la genesi (ancora confusa e vittima delle troppe teorie creazioniste) di un genere che oggi, come mai, sta spopolando nel nostro paese.

Il viaggio nell’Italia del Rap viene spiegato a conoscitori e neofiti, attraverso rimandi curiosi, citazioni ed ironia, giungendo ad illustrare una costellazione variegata di sfumature, come ad esempio la differenza concettuale tra Hip Hop e Rap ,oltre alle terminologie slang ormai diventate parte integrante del movimento. Scoprirete cosa si intende per dissing, mixtape e turntamblism, evitando di ricadere nel didascalico, e riuscendo a concepire le concettualità stilistiche, attraverso un mondo in continuo divenire.

Le pagine di questa piccola guida del rap italiano (dalla breakdance alle rapstar), scritto da Fabio Bernabei e a cura di Primo dei Cor Veleno, sembra voler uscire dagli schemi imposti, attraverso un dinoccolato andamento espressivo, in grado di ridurre all’osso il complesso mondo b-boy, mediante un itinerario simile ai vortici emozionali delle montagne russe. Salendo sull’abitacolo il lettore attraverserà in lungo ed in largo la nostra penisola, per scoprire i legami stilistici tra Cipress Hill e Caparezza, tra Bronx, Joe Cassano e Mondomarcio, tra le Posse e la nuova golden age.

Il libro, edito da Imprimatur Editore, racchiude nel suo scrigno rimandi da vivere e sentire durante la lettura, grazie all’analisi veloce, ma concreta, dei focolai espressivi nati agli albori degli anni ’80. Un’analisi soggettiva di bizzarri eventi e trasfiguranti featuring, che non dimenticano rimandi essenziali a Body Count e Public Enemy.

Al fine poi di complementare la biografia del movimento, il lettore avrà modo di confrontarsi anche con il mondo dei reietti del Rap (qui chiamati gli “sfigati”), colpevoli di aver tradito l’ideale underground…perché vendersi alle major o provenire da un talent…no! Questo non è accettabile.

Dunque non abbiate timore… aprite il libro ed accendete you tube…