Duff McKagan It’s so easy e altre bugie, recensione

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Non ricordo di aver suonato in Cecoslovacchia so di essere stato in quel paese solo per il timbro sul mio passaporto.

Una storia incredibile! Un ottovolante folle ed arrugginito, che descrive la vita di Duff McKagan, storico bassista dei Guns n’ Roses. Un percorso di vita racchiuso tra insicurezze ed eccessi che, per certi versi, raccoglie psicotropi parallelismi con la l’esistenza sopra le righe di Ozzy e Dave Mustaine, attori di un allucinato vortice tipicamente rock’n’roll.

Il volume, edito da Chinaski Edizioni, racconta le vicende di di un uomo fragile, che ha avuto una seconda occasione per espiare colpe e scorie maligne. La sua storia, che appare inevitabilmente legata alla genesi della sua band, ancora oggi considerata uno dei più importanti gruppi rock di inizio anni 90, si concretizza tra le pieghe di un’esistenza stranita dal successo planetario che i Guns sono riusciti ad ottenere in un lasso di tempo brevissimo. Una storia inquinata da alcool e droga, in cui il protagonista ripercorre il coraggio di osare verso l’ignoto e la forza di sollevarsi da una caduta rovinosa nel vorticoso baratro della vita, vissuta come un viaggio senza freni.

I capitoli dell’opera arrivano a disgelare ricordi offuscati e aneddoti curiosi che faranno la felicità di ogni fan della prima ora. Infatti, attraverso le pagine di questo piacevole “It’s so easy” scoprirete i veli sul tentativo di Paul Stanley di produrre il debutto dei Guns, la dipendenza di Slash e gli incomprensibile atteggiamenti di Axl, attraverso il dolore di Donington e l’infatuamento del KKK per One on a Million.

Una storia di dissennati sperperi, di vacuità e malagevolezza, eretta attorno al dio denaro e al più classico cliché del rock, qui vissuto al servizio di una struttura narrativa diretta ed avvolgente che giunge ad una proto soluzione salvifica, attraverso il racconto di curiosi backstage e presumibili ricordi di fughe, litigi e pavida incoerenza.

Insomma…350 pagine (da divorare) specchio di un mondo oscuro e fagocitante, vissuto ai margini di ambizioni , frantumate da un confuso volere… sempre ad un passo dalla fine.