Akkura “Cosmotropico”, recensione

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È uscito pochi giorni addietro. Si chiama Comsotropico e arriva a noi dalla Malintenti Dischi.

Un nuovo viaggio tra i tepori della Trinacria, immortalati dalle note degli Akurra, pronti, con questa loro quarta fatica, a donare sguardi aperti e allegri cromatismi, travestiti da inattese influenze apolidi. Uno sguardo distratto su argomentazioni seventies, tradizioni mediterranea e aliti sudamericani, definiti attorno a quello che la band stessa definisce come “sonorità floreali”. Un habitat musicale descritto mediante una cover art graficamente impeccabile, in cui i tratti precisi della descrizione cromatica si fondono a striature oniriche e surreali, in cui luci e composizione fungono da lente iconica all’irreale.
Il disco, composto da 9 tracce dirette e analogiche, appare, sin dal primo ascolto, come composto da capitoli narrativi differenziati, in cui la poliedricità espressiva funge da destabilizzante punto d’osservazione, che va a spiegare il passaggio dalla blanda aurea giamaicana (Fame e sete) sino alle rotonde armonie portoghesi di Ouviu uma voz pra me cantar.

L’ottimo groove dettato dalla sei corde di Io ,Nico ed Emily ci trascina poi verso ad un mondo seventies, alimentato da canti e contro canti vintage, per poi giungere a raccontarci i movimenti colorati di Cavallo, sarcastico atto surreale che si bilancia alla ponderatezza retrò di Reminiscenza. Da qui fiorisce uno stile cantautorale minimale e piacevole con le sue basse ottave iniziali, pronte a ergersi su di una partitura lineare, impreziosita dagli archi e da un celato stile passatista.

Tra le tracce più interessanti del nuovo disco promosso da Gabriele Lo Piccolo, sembra ergersi il beat di Daunbaidesì, spinta fuori dal proprio tempo, attraverso un mood sintetico, chorus e un’impostazione reiterata in stile pop-dance, che volge (con naturalezza) verso una breve enclave osservativa, inattesa e nuvolare. Sul medesimo spirito giocoso si posiziona infine anche l’allegria di Peresoso, specchio di un disco che (ahimè) non sorprende, ma di certo coinvolge.

Tracklist
1. Fame e sete
2. Io, Nico ed Emily
3. Come cambia
4. Cavallo
5. La sera
6. Daunbaidesì
7. Peresoso
8. Reminiscenza
9. Whydowego