Chrysarmonia – Metamorphosis

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Come mi è già capitato in passato, i Social risultano luogo di incontro e confronto con moltissimi artisti, normalmente indipendenti ed emergenti. Anche nel caso dei Chrysarmonia il contatto con la loro cantante Vania Guarini è avvenuto quasi per caso ed è stato molto naturale per me ascoltare e recensire il loro primo EP: Metamorphosis,. Titolo che rappresenta già di per sé un manifesto dell’evoluzione artistica che, verosimilmente, li ha attraversati nel registrare questo lavoro.

Il genere che li caratterizza è un hard rock/metal melodico che potrebbe far pensare, mutatis mutandis, tanto agli Evanescence quanto ai Lacuna Coil, se non altro per la potenza vocale della già citata frontwoman. La band è composta dal virtuoso Davide Paggiarin alle chitarre, Simone Pampuri al basso e Fabio Chiappella alla batteria, entrambi molto affiatati nel fornire forza e compattezza al suono del disco, composto da cinque tracce tutte molto belle.

L’inizio con “Perfect Storm” (nomen omen) è un ottimo esempio di quello che i Chrysarmonia sanno fare e che si ascolterà nel resto del lavoro: una sezione ritmica incalzante, riff a ripetizione, assolo elettrici a profusione e, come già anticipato, una voce limpida e senza esitazione alcuna anche negli acuti più vertiginosi. Il pezzo parla per immagini di una giusta vendetta: una persona spregevole crede di essere intoccabile nonostante tutto quello che ha fatto di male, ma l’avvertimento è chiaro perché sta per inondarlo una “tempesta perfetta” che lo porterà alla disperazione e alla desolazione, che evidentemente merita.

La successiva “Pieces of my dreams” ha un approccio più da power ballad, e racconta di una persona che grida al proprio partner di andarsene senza nascondere tutto il sollievo che finalmente riuscirà a provare. Il fatto che andandosene porterà via anche “pezzi del suo sogno” lascia intendere però che una parte dell’amarezza resterà comunque. La terza “Victim” inizia con ritmo trascinante ed in effetti tutto il pezzo è totalmente trascinante con una breve quiete verso il finale – riempita dal basso di Pampuri: uno stop and go emozionante che sicuramente fornisce al pezzo un feeling più che piacevole.

Arriviamo finalmente al singolo di lancio “I Know who I am” – di cui vi proponiamo il suggestivo video in calce – che, pur nel turbinio rock che lo inonda, ha nelle strofe un approccio più morbido per poi esplodere nel refrain, permettendo in tal modo alla Guarini di mettere in mostra le sue grandi doti vocali. Il brano, come suggerisce il titolo, parla di una donna che ha consapevolezza della propria persona e non esita a comunicare questa ritrovata luce interiore ed autostima al proprio ex partner il quale rimpiangerà di non averla saputa capire ed apprezzare.

“Calm the fire”, cover degli Alter Bridge che chiude alla grande l’EP, è da brividi e incornicia un debutto veramente degno di nota avvolgendo il tutto con un sound duro ma anche dark, soprattutto nell’intro. I Chrysarmonia avranno certamente un futuro, e questo perché hanno costruito la loro prima casa su basi solide che gli permetteranno di farsi notare dal grande pubblico, se non subito, magari con l’auspicabile uscita del loro primo LP.