Enrico Ruggeri

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Torniamo sulle tracce di Enrico Ruggeri e del suo concept album, attraverso le parole dell’autore, con una breve intervista concessa alla nostra rivista. Per la realizzazione della stessa ringrazio Fabio Nanni, fan di lunga data.

1) Tredici canzoni, un vero e proprio volumetto allegato al cd: un Ruggeri che sta cercando nuove vie per esprimere la sua arte? Forse la musica come unico strumento espressivo inizia ad essere un vestito stretto?

La canzone è un meraviglioso vestito che a volte è veramente troppo stretto: non riesce a contenere tutte le idee che ho. Ecco perché negli ultimi anni ho scelto altre vie di comunicazione.

2) In La folle ambizione il Capitano e il dottor Frankeinstein condividono il voglio che resti qualcosa di grande dopo di me. Ed Enrico Ruggeri sogna di lasciare qualcosa di grande?

Francamente credo di esserci riuscito, soprattutto con Frankenstein. i nostri figli ne parleranno ai nostri nipoti.

3) Dal moriremo crescendo di Peter Pan al modifica le leggi di Frankeinstein: quanto sta cambiando quell’animale chiamato Uomo osservato da Ruggeri?

Peter Pan è il legittimo desiderio di tener vivo il bambino che c’è dentro di noi. Modifica le leggi (Frankenstein) è il disperato tentativo esteriore di sfuggire alle leggi della natura.

4)io sono normale ma diverso dagli altri è la voce di tutti i diversamente abili. Quanto il tema della diversità in Frankeinstein ha inciso nella scelta di questo personaggio letterario?

Il libro di Mary Shelley è anche un trattato sulle diversità, non solo fisiche ma anche mentali: la gente prova molta diffidenza per quelli che non la pensano come la maggioranza. eppure le grandi idee vengono sempre dalle minoranze.

5) In Il cuore del mostro viene cantato l’amore come ULTIMO ATTO DI DOLORE, un amore che nasce come àncora di salvezza, un amore egoista: l’amore del Mostro o semplicemente l’amore dei nostri tempi?

Ne il cuore del mostro l’amore viene trattato come la parte più nobile di noi, l’unico sentimento capace di migliorarci veramente.

6) L’ultima parola cantata del CD è PERDONA: lo interpretiamo come un messaggio da recapitare a qualcuno?

L’ultima frase è la mia fotografia fatta a dio: una luce che accoglie e perdona.

7) Una vena di pessimismo corre lungo tutto l’album, come se chi stesse guardando dalla sua finestra vedesse giù in strada un Uomo che piace più. Ruggeri crede ancora nella volontà di redimersi dell’Uomo?

L’uomo non può fare altro che tentare di redimersi e raggiungere la sua luce interiore

8) Tredici canzoni che possono essere lette ed ascoltate singolarmente ma che acquistano una forza speciale nel loro insieme, nel loro essere parte di una storia. Ci racconta come sono nate? In quale ordine sono state scritte e “cercate”?

Sono state scritte e registrate esattamente in quell’ordine: non poteva essere altrimenti. Sono andato di pari passo con il mio romanzo e con Frankenstein della shelley.

9) C’è un dottor Frankeinstein oggi a cui vorrebbe dire due parole?

I grandi manipolatori sono il vero male dei giorni nostri. Soprattutto la grande finanza e quindi le banche, il vero nemico.

10) Nella scaletta dei concerti del suo nuovo tour ha trovato qualche difficoltà ad accostare queste nuove canzoni che hanno una loro conseguenzialità con le sue altre canzoni?

Le canzoni di Frankenstein sono perfette dal vivo, trovano nuova energia e un perfetto dimensionamento. Le altre canzoni le stiamo suonando come se facessero tutte parte del nuovo album. E vengono benissimo

11) C’è un personaggio letterario su cui ha già messo sopra lo sguardo interessato dell’artista?

Più che altro cercherò di costruire io altri personaggi letterari, che abbiano la forza di Francesco Ronchi di Che giorno sara’ o Giorgio Sala di Non si può morire la notte di natale, i miei due ultimi romanzi.