Git & Cri +Audiomatica

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Git & Cri
“Git & Cri”

cover

Qualche settimana fa, aprendo la casella di posta, ho rinvenuto un insolito numero di cd da recensire. Osservando l’insieme di compact, tra demo, full lenght ed Ep, mi sono ritrovato ad ascoltare Git & Cri, semplicemente perché attirato dalla bella cover art. Infatti, come di consueto, il mio alter ego grafico-illustratore ha voluto cibare il suo occhio, arrivando a scoprire immediatamente che l’interessante struttura grafica, possedeva anche un avvincente contenuto sonoro. A dire il vero, sono stato sin da subito piacevolmente sorpreso, forse a causa del fatto che ho abbozzato un primo ascolto portando con me più di qualche riserva, probabilmente a causa del nome di questo giovane compagine musicale, così poco stimolante e forse troppo orientato ad un mondo post adolescenziale, ed invece…

Ascoltando l’omonimo disco di Git & Cri, si capiscono le reali motivazioni che hanno portato la band ad ottenere il prestigioso consenso alla XV° edizione di Ritmi Globali Europei, la rassegna per gruppi emergenti organizzata dal Progetto Giovani del Comune di Treviso. Il pop elegante e garbato, dell’ensemble trevigiano, guidato dal chitarrista Staefano Zuin e dalla cantante Cristina Pizzol, ha ottenuto il primo scalino del podio e una nobile collaborazione con la U.D.U records, dalla quale è nato questo azzurro EP.

A tener battesimo è “Summersweet”, semplice pop rock tanto orecchiabile quanto genuinamente mainstream, caratterizzato da interessanti cambi di direzione, forse ancora troppo timidi, tra riff precisi e piacevoli, che accompagnano la bella voce portante, la quale, attraverso giochi di back voice, sembra voler inseguire il tracciato segnato dalle Baskery. Cristina offre le sue capacità sonore in “Filled with grace”, forse il brano migliore dell’extended played, in cui i vocalismi si sposano alla perfezione con il pianoforte di Andrea Massarotto, per poi incontrare le sezione ritmica e sei corde, riuscendo comunque a mantenere la dolcezza dell’intro. Forse a causa della diluita durata, il brano però sembra perdere freschezza nella sua parte conclusiva, ricercando un cambio di registro non troppo convincente.

Il lato b è definito attorno a “Bittersweet” e “L’elefante”. La prima track è contraddistinta dalla curiosa idea di gestire gli accenti vocali dal solo basso e dalle chitarre, da cui emerge la slide guitar, in un climax sonico in cui nulla è lasciato al caso. “L’elefante”, che chiude il disco, appare come brano dal ritmo “Italiano”, piuttosto ordinario nella sua composizione e poco efficace anche dal punto di vista lirico, un brano tutto sommato sanremese, che sottolinea, come dimostra l’outro anglofono, come cristina Pizzol si ritrovi maggiormente a suo agio nel cantato inglese, che dona maggior verve e cuore alla sua straordinaria voce.

Tracklist:

Summerswee
Filled with grace
Bittersweet
L’elefante

Audiomatica
“Controfase”

cover

Gli Audiomatica, dopo un lungo e travagliato cammino, sono arrivati finalmente all’esordio discografico con il primo full lenght “Controfase”, grazie alla sapiente guida di Giancarlo Passarella dell’Ululati dall’Underground record, capace di capire lo strampalato rock di prospettiva della band romana. Il primo disco di Giorgi e soci, non è certo di facile impatto, con i suoi interessanti cambi di rotta, tanto improvvisi quanto talvolta cacofonicamente interessanti, perseguenti un funky rock che funge da esoscheletro ai dieci brani del disco. La prima opera degli Audiomatica sembra avere le sembianze di una spedizione ciclotimica tra la teatralità progressive Stratosiana e la voglia di osare espressa da John De Leo. Chiariamo però che questo parallelismo deve apparire estremizzato, in quanto il pur bravo Gabriele Giorgi, ha ancora molta strada da percorrere prima di arrivare a conoscersi realmente.
Tra i brani meglio riusciti possiamo annoverare i lievi e pacati toni di “Polvere”, “ Scacco alla regina”, con al sua grezza e grintosa dose di elecro-pop dalle ridondanze funk, ma soprattutto “Tu sarai” in cui la band mette il cuore, per la realizzazione di una traccia sentita come “Blow”, partitura di chiusura.
I limiti della giovane band emergono invece da brani come “ Basureros”, che appare, con il suo ritmo adulatore, una caduta di tendenza verso ritmiche e liriche poco convincenti. In difficoltà sembra apparire anche la struttura finale di “Audiomatismi indotti” nella quale, nonostante l’interessante configurazione su cui è costruita, si assaggiano ancora frutti acerbi, anche dal punto di vista di un arrangiamento semplicistico degli spartiti.
Insomma il disco tutto sommato riesce a soddisfare alcune esigenze di ascolto, ma non ha ancora trovato il giusto gioco di squadra; la band ha in seno un talentuoso fuoriclasse, la cui straordinaria voce deve riuscire ad essere disciplinata senza iniziali e premature esagerazioni stilistiche. Probabilmente come Il Napoli ha fatto con Maradona o la Sampdoria di oggi deve fare con Cassano, la necessità è quella di sviluppare un team attorno al suo talento più grande, in maniera da giocare per il fuoriclasse, attraverso sacrifici atti a definire una crescita di chi mostra enormi potenzialità.
Tracklist:

1. Il Genio
2. Audiomatismi indotti
3. Polvere
4. Scacco alla Regina
5. Basureros
6. Aria
7. Il cantico dei naufragati
8. Tu sarai
9. In daeliria
10. Blow