Il Tusco feat Luke Smith, recensione

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Attivo e libero di vivere nel mondo rock, Diego Tuscano torna alle stampe, spinto da una mescolanza progressiva di beat, hard rock and blues, riuscendo a raccontare un mondo vivo e privo di riferimenti temporali. Una realtà che ha inizio con un “Ossessione”, in cui stilemi Petula Clark definiscono un’inevitabile headbanging, qui calmierato immediatamente dalla pulsazione alla 4 corde, tappeto gentile e profondo al servizio della voce vintage del frontman. Vicino ai migliori anni ’90 il disco medita sull’impatto gentile del drum set, mescolato a complementari back voice, ideali nel restituirci un’overture pronta a guardare oltre, anche grazie alla libertà espressiva di Luke Smith, anima degli Ulysses.

L’album, registrato a Bristol per Andromeda Relix, ridefinisce più volte un rock passatista, che giunge recitare limiti progressive (Ossessione parte 2) e docili cenni di oscurità visionarie (Pulsazioni) mescolando “balletti bronzei” con gli esordi dei Timoria.

Sin da subito, appare chiaro come non ci siano molti dubbi nel definire il nuovo disco de Il Tusco come un tuffo verso una confusa timeline. Un sentiero volutamente privo di reali punti di riferimento; una amalgama emozionale che trova uno dei suoi apici espressivi in Libero, grido ondulato dall’andamento ciclotimico. Da qui si riparte con l’inattesa veste Afterhours di Danzatore nel lurido banco dei pegni , che con le sue accoglienti ridondanze vale da sola gli ottimi 33 minuti di questo full-lenght dall’orripilante cover art.

Se poi le sensazioni prog si separano dalle pulsazioni di una perfettibile Babilonia , a chiudere il nuovo mondo delle ex Sannidei è, infine, il battito jazz di Nuovo anno zero . Traccia fondamentalmente riuscita, in cui rimandi psichedelici di nuova visione si fondono a pop ed alternatività, in un riuscito arrangiamento che conferma l’impostazione sonora di un album che, fortunatamente, offre il meglio di sé, grazie ad un ragionato songwriting e una durata contenuta, ideale per riuscire ad apprezzare il modus vinilico di un disco che di certo rimarrà.

Tracklist

1 Ossessione
2 Ossessione Pt.2 (il Traditore)
3 Pulsazioni
4 Libero
5 Danzatore Nel Lurido Banco Dei Pegni
6 Babilonia Della Psiche
7 Giorni Perduti
8 Nuovo Anno Zero