Marco Notari

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Sono trascorsi sei lunghi anni, dall’epoca primordiale in cui il project Marco Notari vide la luce. Sei primavere che hanno ravvisato un’intensa attività live, culminata nel Tora!Tora! Festival, dando così notevole visibilità all’artista e ai suoi musicisti, tanto da essere poi scelti dallo stesso Manuel Agnelli e dai suoi Afterhours come gruppo spalla in più di un’occasione. L’esperienza, ammassata sapientemente in questi anni, ha ora dato i nuovi, buoni frutti, che portano il nome di “Oltre lo specchio”. Infatti, l’album è stato di recente insignito di una onorevole nomination, nella categoria “Miglior disco d’esordio” al PIMI, premio assegnato dalla rivista musicale Il Mucchio . Le dieci nuove tracks di Marco Notari e dei suoi Madam, sono figlie legittime delle buone performance al Festival di Venezia, Alessandria Wave e Emergenza Festival, importanti step di una carriera che ben promette. L’album dal titolo Carolliano, vede al timone artistico Giulio Casale e la collaborazione di Matteo Curallo (Modho), che partecipa con il suo pianoforte nella titletrack, assieme a Giampiero Malfatto (Mau Mau).

Ad aprire il disco è però il primo singolo “Ninfee”, convincente lirica dai toni delicatamente fuggitivi. Se immediatamente traspare una venatura Verdeniana, a lungo andare, la voce di Notari raccoglie attorno alla sua vocalità una maggiore varietà rispetto a quella di Alberto Ferrari.

La gradevolezza del disco si palesa in brani come “Speciale”, che tra un effetto surround, e duetti tra le chitarre talentuose di Serra e Zola, si caricano di un adrenalina che si trasfigura in sussulti nella splendida “Vertigini”. Il brano, scelto dalla band come secondo singolo, è stato lanciato, a ragione, come uno dei migliori e più intensi pezzi di “Oltre lo specchio”, visionabile anche in formato videoclip, diretto da Lorenzo Vignolo, già collaboratore di Baustelle e Subsonica. “Vertigini” rappresenta la reale potenzialità dell’ensamble nostrano, grazie ad un testo acuto e ispirato, che con semplicità si armonizza con le note, ben orchestrate dalla sezione ritmica. Non mancano neppure accenni all’alternative rock, che si affaccia, sia nella dolce “Lamento d’inverno”, che porta alla memoria il miglior Moltheni, sia in “Elisewin”, in cui la padronanza del gruppo sconcerta e conquista, come ineluttabilmente accade nella sofferta “Automi”, in cui non si può non notare una dose di Marlene. L’album si chiude con l’introspettiva musicalità di “Libellula” e dai sei minuti di “Oltre lo specchio”, che con la sua aria jazzata, racconta con la sua etera alternativa, una vita malagevole che trova oltre lo specchio la risoluzione del peso esistenziale.

Insomma, siamo di fronte ad un disco che dell’ esordio ha ben poco, vista la cura con la quale è confezionato.

Tracklist

Ninfee
Speciale
Vertigini
Noia sacrificale
Lacrime
Lamento d’inverno
Elisewin
Automi
Libellula
Oltre lo specchio