Nocturnal Damnation

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Un orda di note claustrofobiche che fluiscono in un eterno divenire volitivo, pensato e vomitato dalla gorgorotica ed oscura vocalità di Bestial desecrator of sexual fornication and goetic ritual, coadiuvato dall’oscurità artistica di Blasphemous invocation infernal savio of nuclear onslaught and warageddon, qui al servizio di un’estremizzazione artistica delle croci invertite. Un combo che (ri)giunge al suo debut, attraverso la Dunkelheit Prod. abile nel rieditare una straordinaria e perversa opera sonora, chiusa tra i meandri neri delle estremità metalliche, pronte ad aprire le proprie fauci attraverso la perdizione blasfemica di Prelude to Nöcturnal Damnatiön / Mephisto Enthroned, anticipata da un caotico intro rumoristico che, nel suo grezzo porsi, traccia di pece l’efferatezza di un Black che sembra dover qualcosa agli albori del genere. La linea di cantato, dolorante ed occlusa, pare imporre nere note raccolte dal furente blast beat e da un uso schizzoide dei piatti, sino alla fusione di sonorità luciferine, in grado di aprirsi al minimalismo di Nuclear Desecration. La traccia si pone, con le sue bestemmianti frustate sonore, in un vortice nebuloso e (a) ritmico, al completo servizio di un aperto grigiore dai tratteggi ondulati, raccontati dagli sviluppi grafici di cover art e poster, definiti a corredo di un sentiero opaco e ferale.

A contribuire alle sensazioni di perdizione si ergono le note di Crucifiction & Sodomy e all’ipernevrosi di Fornication of the balck mass. Note rapide e distorte che si avvalgono di biforcamenti vocali pronti a gestire una lineare e battente striatura vacante, nel cui grembo si possono ritrovare angoscia e caoticità espressiva.

Se poi con BlackDestruction la band manifesta il suo ego deliziosamente lo-fi, con l’aurea oscura di Black Destruction si arriva ad osare, portando oltre i confini i classici cliché del genere. Echi, riverberi, divergenze e cerimoniosi passaggi ridefiniscono più volte una traccia che, nonostante il suo voler ridondare, offre un percettibile climax sonoro, che conduce l’ascoltatore ad una follia ciclica. La cadenzata e minimale insania sembra deflagrare poi in un outro visionario e risolutivo che anticipa l’agglomerato furioso di “Sadogoat Warmageddon Command” , demo precedentemente licenziato dalla Altar of the tyrant Spirit Production, label thailandese dedita a black e death metal.

Un disco dunque che non solo evita banalità espositive, ma riesce a rinchiudere in poco più di trenta minuti un’opera sui generis, a cui donare la giusta attenzione, Un disco che trova il suo habitat naturale nel vinile e che promuove una ragionata lontananza dalla incarcerante pulizia sonora, figlia dell’ipertecnologia…

Qui troverete reale dolore orrorifico e sporcizia allo stato puro…

UP!

Tracklist

1. Intro: Prelude to Nöcturnal Damnatiön / Mephisto Enthroned 3:57
2. Nuclear Desecration 3:00
3. Crucifixion & Sodomy 2:43
4. Fornication Of The Black Mass 2:52
5. Black Destruction 3:27
6. Iron Baphomet’s Demoniac Reign / Outro: Atomik Weapons Onslaught(Devastation Of Heaven) 4:04

“Sadogoat Warmageddon Command” Demo

7. Satanic War Metal 3:21
8. The Almighty Sathanas 3:41
9. Apocalyptic Nuclear War 3:47