Relationship of Command, At The Drive-In

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l disco di cui sto per parlare non e’ proprio recentissimo, e’ infatti targato 2000.
Degli At The Drive-In mi aveva molto incuriosito il singolo che per un po’ ha girato su Mtv, One armed scissor ma avevo preferito fare altri acquisti. Dato pero’ che l’ho trovato in offerta da Tower Records, mi sono deciso a comprarlo (a New York costa 9$ ma anche qua in Italia mi sembra di averlo visto a prezzo ridotto, credo 29.000).
Al di la’ del nome piuttosto idiota che si sono scelti, il disco, che si presenta in una vivace confezione giallo arancione con motivi epici stilizzati, e’ godibilissimo.
Questo eterogeneo e multietnico gruppo di El Paso suona un rock ruvido, contaminato dal punk, in un territorio di confine attraversato da violente schitarrate alternate a pause “di riflessione” vagamente psichedeliche.

La voce all’acido muriatico del cantante si impone tra gli strumenti, uscendo dalle corde vocali come se fosse passata sulla carta vetrata.

Mi pare di aver capito che siano stati catalogati nel genere Emo. Dell’Emo non so molto, a parte che dovrebbe far rientrare al suo interno tutti quei gruppi che sulle repentine accelerazioni e seguenti frenate melodiche basano i pezzi del loro repertorio. Mmmh, detto cosi’ anche i Nirvana potrebbero rientrare nel bestiario.

Diciamo che gli At The Drive-In a confronto, per chi non li avesse mai sentiti, sono molto piu’ secchi e brutali, quasi sgraziati, ma impongono di contrasto un energia di tutto rispetto. Basti pensare alla gia’ citatata One armed scissor col suo trascinante ritornello (“Send transmission from the one armed scissor… cut awaaaay!! cut awaaaay!!”
Ah! Mettete nel conto, comunque, che in un brano, Rolodex Propaganda compare anche Mr. Iggy Pop in persona, che pare apprezzi in maniera particolare questo gruppo di giovincielli texani.

Il suono del disco, ascoltato interamente, e’ molto compatto, ma mai noioso, sicuramente originale. A questo deve aver lavorato molto Andy Wallace, chiamato a registrane i pezzi (una specie di garanzia, pensate a Run DMC, Limp Bizkit, Sepultura, Slayer ed altri – ma anche a Grace di Jeff Buckley (!)-).

Si dice che dal vivo (me li sono persi quando sono passati qua a Milano) siano eccezionalmente vivaci, anche se il loro set e’ corto, ma dalla loro hanno questa capacita’ di dare un po’ piu’ del massimo nello “spingere” i pezzi.

Se vi piace il genere puo’ essere un disco fresco, interessante e elettricamente stimolante (a me e’ piaciuto), se non vi piacciono gli urlatori e le chitarre con crisi epilettiche… beh, parliamone! 😉