U.B.Dolls “Tornado”, recensione

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Questa è la storia di quattro fanciulle che hanno venduto l’anima al Rock’n’Roll.

Dopo qualche tempo torniamo sulle tracce della Go Down Records, questa volta per incontrare le note mosse da un vero e proprio Tornado rock’n’roll, atteso come debut delle U.B.Dolls. Quattro grintose fanciulle dedite ad un mondo vintage, assestabile tra un’iconografia filmica tanto tarantiniana quando meyeriana.

Il disco, uscito in digipack, vede la sapiente assistenza del mondo Blitz studio per un opera, orfana di booklet, ma capace di offrire un packaging ed un art work attento e convincente. I contenuti estetici appaiono nell’immediato autoironici e citazionistici, tanto quanto i nomi scelti dalle quattro bambole (Cantarella Nanà, Rambo Lulù, Jeky Kalashnikov e Barracuda Betz), corollario ideale per un songwriting diretto,semplice, ma di certo migliorabile. Il disco apre alle più svariate sensazioni interposte tra surf, garage, rockabilly, r’n’r e country, in un continuo inseguirsi di movimenti apolidi e sensazioni destabilizzanti. Idee ed influenze diversificate caratterizzano, infatti, questo primo full lenght, in cui le atmosfere fifty si adeguando a ritmiche aggiornate tra inediti e coverizzazioni.

Il platter, introdotto dalla recitante voce dei The rock’n’roll kamikaze, si avvale di interessanti collaborazioni di artisti sui generis come Sandro Battistini degli Horrible Porno Stuntmen, che appare in C’est la vie!, di certo tra le migliori performance del quartetto, al pari del divertente omaggio agli anni ’40 Diablo Boggie, lineare nella sua narrazione senza fiato.

Il disco si inerpica in piacevoli ritmi, rafforzati da una linea di cantato chiara e ben amalgamata alla sezione ritmica, che si diversifica in passaggi convincenti come I got stripes, estratta dal mondo di Jhonny Cash. La traccia, rivisitata in ovvia salsa country, offre con il suo ritmo festivaliero, washboard e l’apporto caldo e coinvolgente di AndyMacFarlane. Se poi con Hu-lla-ba-loo si anima un minimal rock, con The boots are made for walking si torna al deja ecù attraverso bridge equilibrati per un brano targato 1966, portato alla ribalta da Nancy Sinatra e ripreso da Stanley Kubrick per il suo Full Metal Jacket.

Il viaggio tra le note vintage continua infine con il classic rock and roll di Dance with me ed il surfabilly di Tommy gun, che per certi versi sembra portare alla mente ii Caravansaray dei Kid Combo per la sua trainante vitalità, in grado di condurci ai curiosi SAludos finali…

Insomma un disco che diverte a far ballare senza costringersi a creare ostinatamente qualcosa di nuovo, ma al contrario riuscendo a stabilizzare l’emotività di un passato sempre presente.

Tracklist
1 Once Upon A Time
2 Torrida Serata R’N’R
3 Diablo Boogie
4 HU-LLA-BA-LOO
5 These Boots Are Made For Walking
6 C’est la Vie!
7 I Gor Strpes
8 Tommy-Gun
9 Dance With Me
10 Honolulu Rock ‘n’roll
11 Saludos
12 C’Mon Uncle Billy!