Alice Cooper Welcome to my nightmare

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Musicalmente il gruppo era terribile. Ma per la prima volta in vita mia, mi ero reso conto che non aveva importanza
Bob Ezrin

Welcome to my nightmare. La vita del re dello shock rock, come enuncia l’autore stesso, non è la biografia di Vincent Damon Furnier, meglio conosciuto al pubblico con il nome di Alice Cooper, ma rappresenta semplicemente il racconto della vita che il cantante ha creato attorno al suo ego fuori dal tempo. Il libro, edito dalla Tsunami Edizioni, ripercorre la storia di vita di quello che ancora oggi è considerato il padre putativo del rock grandgugnolesco che, pur non essendo mai apparso così mefistofelico come il suo personaggio forse avrebbe dovuto essere, rappresenta una reale evoluzione artistica senza precedenti.

La storia, raccontata da Dave Thompson, bravo ad aprire un armadio ricco di scheletri, come da copione, parte dagli albori di un’adolescenza problematizzata da spostamenti logistici e da una serie di ostacoli legati alla salute di Vince. (Fortunatamente) gli impedimenti fisici della sua giovinezza non gli hanno impedito di rappresentare nel tempo un fondamentale ruolo nel mondo dell’horror rock, tra shocking show ed esempi ancestrali di quel corpe painting poi ripreso e maturato dai Kiss ed estremizzato negli anni ’90 dal mondo Black.

Il sentiero calcato da Alice è raccontato in maniera lucida dall’autore che, tra le 300 abbondanti pagine, sembra perdersi solo nell’incipit, per poi esplodere ed avvolgere il lettore nel momento in cui la band ha la fortuna di incontrare Frank Zappa, mitologico musicista in grado di andare oltre l’oggettivo senso del gusto. Infatti, la Alice Cooper band ha di fatto superato le enormi carenze artistico-musicali degli inizi proprio grazie ad una spinta iniziatica e ad un impatto visivo fuori dal comune, alimentato da una serie di folli dicerie che il lettore potrà scoprire dalla voce dei protagonisti. Proprio leggendo questo Incubo si ha l’opportunità di conoscere i retroscena che hanno sconvolto i benpensanti di allora, arrivando a comprendere la genesi di scelte curiose, legate alle psicopatiche predilezioni stilistiche, sino a giungere all’oscuro periodo dell’alcolismo lucido, demone reale di una vita recitata.
Un libro dunque, che racchiude aneddoti e poliedrici punti d’osservazione di una esistenza raccontata attraverso interviste e testimonianze al servizio di un viaggio musicale difficilmente ettichettabile.