Le Carogne “Tutti Fuzzy”, Recensione

Impolverato e Underground.

Pronto ad abbracciare ritmiche Beat e forme battenti di Garage Punk.

Definito dall’alternanza tra liriche italiane e l’anglofilia.

 

Si presentano con un 10” marchiato Area Pirata (ed un terribile official video)

 

Signore e signori… ecco a voi la nuova uscita de Le carogne, band Ligure oggi arricchita da una seconda chitarra in grado di donare al sound sfumature diversificate rispetto al recente passato.

Ad aprire il quarto album della band è un reiterato riffing dal sapore retrò, in cui la voce filtrata si inserisce tra pause e silenzi, raccontati dall’ottimo lavoro alle pelli, qui pronte a mantenere il groove modulando il beat danzante di Peonia, in cui ritroviamo perdute sensazioni Snaporaz.

Il mondo narrato dal quintetto appare ben definito e funzionale, proprio come dimostra l’ottima struttura di Night and years che, nonostante una perfettibile pronuncia, finisce per essere avvolto da un manto Psych- prog perfetto nel mostrare (ancora una volta) le potenzialità delle idee. Il lato A va poi a terminare tra le note di Screen addicted, introdotta da una bass line corposa e direttiva, seguendo la quale sembra impossibile rimanere inermi.

Le buoni sensazioni prodotte dai solchi vinilici tornano anche sul lato B, aperto da I’ve Lost My Way, nella quale il battere di Slavo disegna l’habitat ideale per un sound impeccabile, qui impreziosito dall’inatteso suono dell’ armonica. Ma, ribadendo la debolezza dell’ inglese utilizzato, torniamo ad un più riuscito  narrato in italiano: Fermo immagine, trainante battito in cui vengo  innestate ritmiche galop, striature Surf e metriche anni settanta.

A chiudere il disco è la conclusiva Monster, a mio avviso tra le migliori tracce del full lenght, grazie ad un suono profondo e conservativo, in cui le toniche appaiono un reale valore aggiunto. La traccia finale, forse definibile come anomala rispetto al mood di questo Tutti Fuzzy, (mi )è  apparsa, sin dal primo ascolto, un vero e proprio nuovo orizzonte espressivo lungo il quale direzionarsi per differenziarsi e giocare con influssi che di certo tra Le carogne non sembrano mancare.

Insomma un disco in cui le molte luci illuminano le poche ombre, spingendo l’acceleratore su di un packaging definito da una buona cover art,  piacevolmente legata a stilismo vintage, in perfetta linea con il sound proposto.

 

Tracklist

1.A tua immagine e somiglianza

2.Peonia

3.Night and years

4.Screen addicted

5.I’ve lost my way

6.Fermo immagine

7.Monster