Meg Live @ Sherwood Festival – Padova

Meg

Non ho mai amato i 99posse, perchè non ho mai concepito il mettere la musica al servizio del messaggio politico (questione di punti di vista) eppure ho trovato molto interessanti album come Cortocircuito o Cerco Tiempo ed alcune virate in ambito jungle/dance intelligente. Dopo lo scioglimento del gruppo decisa, a quanto pare, unilateralmente da Luca “‘o Zulù Persico”, Meg si è messa a cantare da sola ed è oramai arrivata al suo terzo disco solistico.

Finite le premesse? Bene, parliamo del concerto.

Questo piovosissimo fine primavera regala a Padova una serata di tregua, moderatamente calda ma ventilata, con qualche stella in cielo, e Padova regala. oramai da qualche anno, un bel festival, organizzato da Radio Sherwood, media ufficiale del Centro Sociale Pedro.

Presso i parcheggi dello Stadio Euganeo a Padova, lo Sherwood Festival offre bancarelle per deliziare le smanie shoppin’istiche delle nostre signore, dibattiti, cinema, le partite degli europei di calcio (sigh…) e musica, moltissima musica. E molto di questo aggratisse o quasi.

Io non chiedo di meglio che passare il sabato sera ascoltando musica, bevendo birra e magari rivedendo casualmente vecchi amici, così organizzo una piccola compagnia per andare a vedere Meg.

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Entriamo per la modica cifra di UN EURO. NON È UNO SCHERZO.

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La serata è aperta da un ensemble hip/hop, Il Lato Oscuro della Costa, e da una nostra vecchia conoscenza, Yumiko. Mentre scrivo sto ascoltando il suo ultimo disco, ma effettivamente ho assistito al concerto senza avere la minima idea di quale fosse il percorso post 99 di Meg, se non per aver aver sentito il singolo che oramai da un mesetto scorre in tutte le radio, qualche collaborazione in giro con Elisa e Tiromancino e poco altro. E sono rimasto piacevolmente sorpreso.

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Un appunto va fatto: Meg copia spudoratamente Bjork, la copia talmente che ci si chiede se l’accento che si sente mentre canta sia napoletano o Islandese, la copia talmente tanto che oramai cerca un’identificazione anche nel modo di vestire, nelle grafiche e nell’artwork del suo disco, nella musica composta e nel gioco delle linee vocali. Ma non lo dico solo per dare all’ascoltatore le solite coordinate, in modo che chi legge queste righe abbia un’idea di cosa faccia Meg, e non voglio nemmeno fare il critico spocchioso malato di esterofilia tremens!

Eppure la voce di Meg è bella, buona l’estensione e l’intonazione è eccellente, e dal vivo lo si sente benissimo. Linee vocali ed armoniche non sonoproprio semplicissime, ed a volte la voce è sorretta da pochi strumenti, che (appositamente) non coprono molte frequenze, offrendo pochi punti cui un cantante può appoggiarsi per cantare. Eppure Meg ci riesce bene.

Francamente non so se questo periodo della sua vita artistica sia solamente un’accozzaglia di esercizi di stile temporaneamente Bjorkeschi (ma anche Mina è dietro l’angolo) oppure se creda davvero di poter continuare su questo sentiero, certo è che, a mio parere, ha delle potenzialità notevoli, sia dal punto di vista del talento compositivo che esecutivo.

http://www.puppetweb.net/tnt/meg03.jpgA suon di birra e movimenti danzerecci il concerto prosegue, non annoia, ma anche qui Meg dovrebbe decidere CHI è e COSA vuole fare. Vuoi incantare il pubblico con virtuosismi vocali oppure fare muovere i nostri culi? Perchè il fatto è che, balzellon balzelloni, il concerto dondola tra queste due anime, intimista e danzereccia, senza che (e questa è opinione che accomuna molti dei presenti) decolli realmente e coinvolga definitivamente il pubblico presente.

Il concerto è stato bello, e Meg è stata davvero una bella sorpresa, forse tra le cose più coraggiose del mainstream Italiano. (lo sai che sei mainstream, vero?)

Lo sapete cosa dovreste fare? Dovreste andare ad un suo concerto, sperando di ascoltare musica per una serata intera per un solo euro, come è capitato a me, e poi comperare il suo disco, nella sua bancarella del merchandising, per soli dieci euri…

Francamente una bella sorpresa, che spero mi sorprenda ancora. E poi, detto tra noi, chi nel Mondo può sperare di rifarsi a Bjork senza farsi deridere?

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