Nuotando con le lacrime agli occhi – 27/10/2006

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C’è chi sostiene che l’auto-celebrazione di un artista è cosa troppo malinconica e fastidiosa da sopportare, forse non intendendo che qualunque musicista, che abbia sulle spalle molti onorati anni di carriera, rischia di compiacersi, forse anche per ottenere dal pubblico qualcosa in più. Infatti recentemente è accaduto nei live di Vasco, Ligabue, Rolling Stone e addirittura Iron Maiden e Metallica che hanno scelto scalette incentrate sul loro passato.

Ma quale è il problema?

L’ideale connubio tra storia e modernità, porta ad un equilibrio ideale uno show come quello di Pozzetto e Ponzoni, che non deve essere creato attorno alle sole novità, solo per la paura di doversi ripetere. Infatti, questo è accaduto al Politeama Genovese, uno degli storici teatri nel cuore della città ligure che ha l’onore di ospitare la turnè di “Nuotando con le lacrime agli occhi”, nuova performance musico-teatrale di Cochi e Renato. Dopo alcuni anni di assenza, il duo del Derby torna sulle scene, con un bagaglio impressionante di esperienza, che rende lo show frizzante e piacevole.

Quando il palcoscenico si apre per scoprire un enorme ombrello dipinto su di un telone di scena, le note della Gangster swing band GoodFellas danno il via alle danze, mentre Cochi e Renato, accolti da un fragoroso applauso, entrano in scena armati di tamburo e piatti.

I due atti dello spettacolo vengono scanditi da una sapiente alternanza di sketch e canzoni, che aggiornate ad oggi, propongono la loro folle comicità, anche a coloro che poco conoscono i padri putativi di band come Skiantos, Elio e le storie tese, Squallor e simili, che negli anni ottanta e novanta hanno sviluppato il discorso della comicità in musica.

Durante le due ore di esibizione non mancano i nuovi arrangiamenti comico-musicali, che vanno dalla storia del corvo nero al sentito omaggio per amico Bruno Lauzi, passando da moderne rivisitazioni come nella Storia di “Silvano”.

Mentre i romagnoli Goodfellas accompagnano con puntualità le scorribande del duo, riescono a ritagliarsi anche spazi autonomi, per dar sfoggio delle loro ottime qualità e per offrire la possibilità ai protagonisti di prendere fiato.

Escludendo la parte iniziale del secondo atto, nettamente sottotono, la rappresentazione viaggia su cadenze piacevoli, come la recente “Nebbia in Val Padana”, canzone incisa per la serie di film Tv del 1999. Mentre la macchina per ricreare il classico “effetto fumo” innonda ancora la platea, l’ormai inseparabile coppia estrae gli assi nella manica, proponendo “Libe-libe-là”, che scalda il partecipe pubblico, deliziato da perle di vera comicità. Mentre la band di Mr Lucky Luciano supporta perfettamente le note scritte da Enzo Jannacci, il varietà ci porta verso il memorabile balletto di “Canzone intelligente”, che anticipa “E la vita, la vita”, cantata dal pubblico assieme un coinvolto clapping hands.

Il nuovo show si chiude con “Come porti i capelli bella bionda”, che nella sua delirante genialità ha subito un restyling, che ne ha aggiornato i contenuti. Attorno alle 23.00 il rosso tendone si spegne sulle luci della ribalta, ma gli scroscianti applausi fanno tornare gli artisti per l’ultimo saluto delle serata: “L’uselin dela comare” che chiude una fantasmagoria consigliabile a chi ha amato ed ama Ponzoni e Pozzetto e soprattutto a chi non sa di cosa sono capaci.