Maya Mountains “Era”, recensione

Un intricato groviglio di suoni rock, stoner e grunge.

Due lati (in vinile bianco o in vinile nero).

Due suite.

10 tracce, impronte ribassate e rimandi naturali alle timbriche di Scott Weiland.

Ecco a voi “Era” il nuovo ritorno dei Maya Mountains, trio dedito a distorsioni e strutture narrative, in cui continui cambi di direzione mostrano un cadenzato andamento espositivo, all’interno del quale trovano posto grezze sensazioni futuriste vicine a Peter Kolosimo.

 

L’opera, attesa forse sin troppo, narra le vicende di Enrique Dominguez, un vagabondo che, dopo un salto temporale, si ritrova in un estraneo mondo, in cui entra in stato allucinatorio. Una visione elegiaca, che mostra come un’arte narrativa accorta e coraggiosa possa apparire come un vero e proprio romanzo, in cui sentori Tony Iommi giungono a noi mediante una sezione ritmica cadenzata e figlia degli anni 90.

 

 

Il lato A del disco assume le sembianze di un’unica suite dalle forme lisergiche, e sembra voler guidare l’ascoltatore verso una ricercata trans desertica e ricca di sfumature angolari e sabbiose.

In uscita per Go Down Records, il disco recita il suo approccio discorsivo mediante riffing onirici e giochi filmici, nei quali entrare per godere di ispirata creatività, qui definita da un unico flusso narrativo che fa apparire l’analisi track by track totalmente superflua.

Pochi dubbi, dunque, e tanta curiosità di poterli vedere in presa live, tanto è vero che il b-side dell’opera mostra battenti ridondanze, tra le quali si ritrovano le sensazioni post rock di un quadro attentivo ed ipnotico. Una struttura multilivello, in cui il valore emozionale diviene descrittivo anche grazie a filtri, sampler e sviluppi armonici, perfetti nel trovare posto tra le poliedriche estensioni della vocalità di Alessandro Toffanello, in grado di mostrare sensazioni diversificate al servizio di un concept album (permettetemi di dire) da ascoltare, riascoltare e possedere.

 

Tracklist

  1. Enrique Dominguez
  2. In The Shadow
  3. San Saguaro
  4. Dead City
  5. Vibromatic
  6. Raul
  7. Ufo
  8. Baumgartner
  9. Extremely High
  10. El Toro