Tananai. Calmocobra live. Genova 25/07/2025
Da qualche anno, precisamente dal 2019, Genova ha tra le sue onde musicali una certezza cucita attorno a eventi di spicco, pronti a raccontare la musica attraverso i suoi protagonisti. Questa evidenza ha un nome che ormai i più conoscono: Balena festival. La kermesse musicale è cresciuta di anno in anno, anche grazie alla collaborazione tra Porto Antico e Aluha Eventi, pronti ad offrire live di rilievo, in cui la qualità e l’accortezza hanno portato sul palco grandi nomi della scena italiana e internazionale, bilanciando l’equilibrio tra popular e musica indipendente. Per rendersene conto vi basterà guardare indietro, troverete CCCP, Massimo pericolo, Afterhours, Fast Animals and Slow Kids, Verdena, Fulminacci, Psicologi, Fantastic Negrito, Baustelle, Tananai… e oggi, proprio di quest’ultimo parleremo, attraverso questa recensione a quattro mani realizzata assieme a Silvia Torretta, guida Pop in grado di raccontare un live che ha convinto e conquistato il folto pubblico presente all’interno della straordinaria cornice dell’Arena del mare.
Ma andiamo in ordine.
Attorno alle 21 a salire sul palco è il giovane rapper Lil Busso accolto dai sorrisi dei più giovani e dai punti interrogativi dai boomer, tanto è vero che alcuni hanno dovuto lanciare Shazam nella speranza di trovare informazioni sull’artista bolognese. Lil è di certo un volto nuovo, ma non per tutti; infatti è venuto alla ribalta prima con il singolo Sconosciuta, e in tempi più recenti con Velenosa, realizzato in featuring con Tredici Pietro, Urban trapper (figlio di Gianni Morandi) con il quale sono nate molte e continuative collaborazioni tra le quali Tempesta, di certo tra i brani più apprezzati dal giovane sottopalco.



Salito on stage con pantaloni di B-boy e boots steampunk, il rapper è apparso emozionato, tanto è vero che le prime barre non sono sembrate molto in linea, ma è bastato poco affinché il flow tornasse a calibrarsi e armonizzarsi con un rap, non troppo lontano da sentori spoken word, pronti a giocare con rime e spigoli, posti su basi cadenzate, che parlano in maniera diretta al proprio target di riferimento.
Lil Busso, all’anagrafe Nicola Bussolari, nascosto dietro ai numerosi tatuaggi, cerca di dominare un palco forse troppo grande per un solista, e lo fa con le tipiche movenze del rap italiano, macinando kilometri e sudando un genuino entusiasmo, qui allineato con una piacevole e generosa umiltà, che raramente si trova nell’ambiente (T)Rap.
L’orologio scorre e di lì a poco l’attenzione si sposta sulla crew di Alberto Ramusino… in arte Tananai. Sotto il palco il pubblico, sino alle 21.30 disperso nell’area concerto, si duplica prima e si triplica poi, mentre il vento si alza per dare accoglienza all’artista milanese, pronto a partire col piede sull’acceleratore. Infatti, a dare battesimo alla serata è Booster, tracciain grado di avvolgere immediatamente tutto il pubblico, così come accade a ruota con Quelli come noi, durante la quale il cantante gioca con i fotografi nel sottopalco.



ll live prosegue con l’amara dolcezza di Veleno, accompagnata da un pubblico che, pur in prevalenza adolescenziale, non manca di adulti consenzienti, nonne con nipoti, papà con bimbi in spalla e genitori ansiosi per le figlie in prima linea.
La scaletta scivola attraverso Ragni e Baby Goddam, brano durante il quale Tananai si erge sulle sue transenne che lo separano dal pubblico; sorretto della security, abbatte le pareti divisorie tra sguardi e abbracci, poco prima di proporre una versione acustica a tre chitarre di 10k scale, che dà inizio a un breve e intimo medley, raccontato a bordo palco, tra “occhi rossi ” e sorrisi osservativi. Dal pubblico parte il tradizionale coro “Sei bellissimo”, mentre le note di Esagerata avvolgono l’Arena del mare; l’intro sintetico apre l’orizzonte alle toniche di una linea di basso che batte sui subwoofer, così come accade con il ritmo quasi in levare di Bella madonnina, che tradisce le origini del cantante.

Dalla set list non possono poi mancare Tango e Sesso occasionale, che Tananai presenta col sorriso, forse per non dimenticare l’ultimo posto sanremese. Gli applausi accolgono poi l’avvolgente Nessun confine, durante la quale l’autore imbraccia la chitarra, prima di annunciare la fine del concerto.
Anzi no! Perché la band rientra dopo pochi istanti (e iniziamo a chiederci che senso abbia oggi il concetto di bis…o, come molti dicono, encore).
Tananai rientra sul palco indossando una delle t-shirt del suo official merchandising per regalare agli astanti l’impronta Punk di Maleducazione, durante la quale la band sembra divertirsi alquanto; poco dopo ecco arrivare l’attesa ed fondamentale Abissale, che ha segnato un cambio stilistico portando malinconia e delicatezza introspettiva.



Questa volta il concerto è davvero finito, la band ringrazia il pubblico e noi di Music on tnt ringraziamo la collaborazione del Management Friends & Partners, Magellano concerti e Aluha eventi, grazie ai quali abbiamo potuto raccontare un live tanto piacevole, quanto consigliabile per chi si nutre di musica Pop.







