Elio e le storie tese – Italyan, rum casusu çikti

Cover CD

Ancora una volta le definizioni rovinano la musica, e come al solito non sono in grado di descriverla per quel che è, senza muretti e recinzioni. Chi ascolta la musica sinfonica o l’opera sarà già stato invitato, o si sarà convinto da solo, a diffidare dal demenziale, genere in cui Elio è stato impunemente e inesorabilmente collocato. A poco servirà il sapere che lo stesso è bravo anche col flauto traverso o che, passando per Montepulciano all’inizio dell’estate 1999, lo si sarebbe ascoltato mentre interpretava composizioni di Berio: ormai l’etichetta è incollata.

La musica, invece, come diceva Duke Ellington, si divide in due generi: brutta e bella, ed è un peccato perdersi un po’ di quella bella correndo dietro alle definizioni. Il colto a tutti i costi resterà nel suo giardino giapponese curato (e anche bello, per carità), ma si perderà i Cartoni animati giapponesi, grande esempio di umorismo e tecnica.

Ascoltando solo il pianoforte classico si impazzirà per il nuovo giovane russo di talento, ma non si conoscerà mai Supergiovane, l’eroe che combatte governo e matusa con le miccette, descritto alla maniera di Paolo Conte (ma anche di Frank Zappa, perché no) e celebrato con tanto di gospel finale.

Colui che vive soltanto di opere liriche ispirate a chissà quale mitologia non apprezzerà mai il mito del Vitello dai piedi di balsa, favola pop con tanto di Enrico Ruggeri, né potrà mai comprendere appieno le gesta del famoso Fantasma formaggino, arricchite di citazioni d’ogni sorta e col “Dio della barzelletta” Diego Abatantuono.

“Un discone”, direbbero alcuni. Un disco perfino “difficile”, alla faccia del demenziale, suonato e composto come pochi in Italia sanno fare, in cui, sempre in barba alle classificazioni, c’è spazio per le D.O.C. pop, rock, jazz, latin, soul, funk ed altro. Non mancano ospiti di riguardo piuttosto eterogenei (Riccardo Fogli, gli irlandesi Chieftains, il coro di stato delle voci bulgare) né riferimenti letterari e musicali da scoprire anche dopo decine di ascolti. Da segnalare, come specchio dei tempi che corrono, Servi della gleba, consueta analisi del gruppo milanese sul “rapporto fra giovane uomo e giovane donna”.

Ecco i brani contenuti nel CD:

* Rum casusui
* Servi della gleba?
* Servi della gleba
* Arriva Elio
* Uomini col borsello (Ragazza che limoni sola)
* Il vitello dai piedi di balsa
* Cartoni animati giapponesi
* Cinquecento
* Supergiovane
* Essere donna oggi
* Pork & Cindy
* Pipppero®
* Il vitello dai piedi di balsa reprise
* Urna
* Arrivederci
* La vendetta del fantasma formaggino