The Lust Syndacate “Capitalism is cannibalism”, recensione

Quando ti aspetti qualcosa di connotato, ma poi a colpirti e tutt’altro. È proprio questo quello che ho “subito” ascoltando per la prima volta Capitalism is cannibalism, perché, sommando in maniera superficiale la graphic art, la titolazione e il font utilizzato, sarebbe stato lecito attendersi un disco HC-Grind aggressivo e “napalmico” e non certo un’evoluzione altronica della new wave anni’90. Infatti, questo interessante project di Simone H.Salvadori, proprio partendo da un habitat vintage, arriva a noi attraverso atmosfere nereggianti, per certi versi disturbanti (Death Moves Towards Us), in grado di elevare gli istinti noise ad una musicalità fagocitante , pronta a librarsi da accenni rumoristici e dalle virate ipnotiche di Utopia As Violence

che sembra voler rappresentare un impeccabile anthem.

 

 

Il disco, edito da Trisol Music, appare sin da subito un debut ragionato e narrativo, in cui potere, paura, politica e perdizione sociale appaiono  quattro pilastri di note fredde e aride, veicolate da un racconto in cui gli spoken word di Statement: Consenting Victims prima e Statement: Flattering of Humanity, destabilizzano, assorbendo l’attenzione degli astanti e arrivando a spezzare una set list in grado di andare oltre l’atteso. Così, ad esempio, accade con gli impulsi ossessivi di One Creed ed il pattern industriale di Statement: The United States Of Slavery.

 

Se poi con From Despair To New Barbarism ci si concede uno sguardo ipo-pop, con Deserted Future l’attenzione viene rapita da tribalismi industriali, perfetti nell’aprire un nuovo orizzonte verso l’inquieta ambientazione di Black Virgin-Stabbed Jesus, pronta a trainarci verso un oscuro passato da cui si innalzano nebbie, riverberi e sonorità abbandonate.

 

A chiude il disco è infine la straordinarietà evocativa di Capitalism As Religion, probabilmente il punto più alto del full lenght, pronto a definire i contorni di una narrazione da godere nel suo complesso. Dunque, se pensate di poter entrare nel mondo dei Lust of Syndacate non pensiate di poterne uscire con facilità perché la parte emozionale supera di certo quella prettamente contenutistica.

 

 

Traklist

Statement: Consenting Victims

Death Moves Towards Us

Utopia As Violence

Statement: Flattering of Humanity

One Creed

From Despair To New Barbarism

Deserted Future

Statement: The United States Of Slavery

Financial Aristocracy

Black Virgin-Stabbed Jesus

Capitalism As Religion

The Word Of God (Is His Sperm)