Carnero “Assalto”, recensione

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“ Non sono la brava persona che voi tutti credevate”

Orrori, aberrazioni e oscurità sociale. Ripartono da qui i Carnera, HC-punk band forlivense nata qualche anno addietro come semplice side project. Giunti nel regno sonoro di Dischi Bervisti e Retro Vox Records si presentano con un disco che potrebbe essere descritto metaforicamente dalla cover art di Vulgar display of power. Un pugno violento su di un viso deformato dall’impatto. Infatti, il quartetto si offre agli astanti mediante strutture narrative dirette, dispotiche e disorientanti. Un itinerario che riesce a rinverdire il punk italiano dei primi anni’80, utilizzando la comunicatività crust, dbeat e hc da cui colano urla ‘contro’, qui anticipate dall’orrore sociale, curiosamente descritto dalla grezzezza di un idioma sonoro che non ammette titubanze.

Il tutto ha inizio con l’iper-violenza irosa di Città nere, traccia iniziatica in cui il disagio emotivo si sdoppia su di una linea vocale parallela, pronta a sputare sulla quotidianità mediante una durata grind ed un’anima hardcore, ideale per alimentare un composto drum set. Proprio dalle pelli si riparte immediatamente per Dissanguare una preda e per delineare i contorni rabbiosi e destabilizzanti di Nodi al pettine , in cui gli spigoli e le urla evocative fulminano l’ascoltatore in poco meno di 60 secondi.

A dare continuità alle tematiche di opposizione, ci pensano i cambi direttivi di Spreco, proposta in due parti attigue, i cui rallentamenti oscuri e nereggianti si mescolano a sensazioni black e dinamiche classicamente HC. Se poi con Ignoranza si convogliano nel dna della band sentori crust e punk’80, con Il filo del coltello si giunge a inattesi riffing heavy, ideali nel narrare l’insofferenza e l’occlusione deformante di una società marcescente, avvelenata (Veleno) dal cinismo e da quella arrendevolezza da cui fuggire. A chiudere la follia emozionale di questo vero e proprio Assalto alla normalità sono i richiami sessantottini di Potere produttivo, interessante e pogante traccia che riesce a trainarci verso l’anthem conclusivo + Punk, in cui si giunge ad uno straordinario climax sonoro, cibato da ritmiche iperviolente, definite dalla corposa bass line, perdurante mezzo di profondità narrative e assenza di filtri.

Insomma, non ho dubbi nel dire di essere di fronte ad ottimo disco HC.

Tracklist

Città Nere
Dissanguare La Preda
Nodi Al Pettine
Spreco pt.1
Spreco pt.2
Ignoranza
Il Filo Del Coltello
Rifletti
Veleno
Potere Produttivo+ Punk