Cat Stevens/Yusuf Islam – An other cup

Cat Stevens - An other cup. Cd cover.

Eccoci qui ad ascoltare l’attessissimo ritorno sulle scene di uno dei songwriter più acclamati e amati, Cat Stevens o, come si fa chiamare ora, Yusuf Islam.

Dopo anni di silenzio quindi, questo artista decide di tornare ufficialmente a far parlare di sè dando alle stampe un nuovo cd, An other cup appunto che, dato il silenzio degli ultimi anni è balzato immediatamete agli albori delle cronache.

La magia di Tea for the tillerman è rimasta intatta?

Riuscirà Stevens a far ancora parlare di sè in termini entusiastici e ad emozionarci ancora?

Queste sicuramente sono le domande che molti si sono posti prima di ascoltare questo album e le risposte, secondo me sono state per lo più negative. Non ritengo infatti paragonabile il vecchio Cat con il nuovo Yusuf. Molta acqua è passata sotto i ponti e molto è cambiato anche l’autore. Nelle 11 canzoni è rimasta l’impronta melodica che tutti conosciamo, la chitarra acustica è sempre lì, ben presente a dettare il tempo e la melodia.

Ma…

Ma pur apprezzando per esempio Maybe there’s a world non la trovo indimenticabile. Mi è apparsa troppo simile negli intenti a Imagine di Lennon, pur non avendo nulla, nella melodia, che la ricolrdi.

E’ risultata gradevole la cover Don’t let me misunderstood ma non la metterei tra le più memorabili dei Santa Esmeralda.

Midday, la canzone che apre l’album è quella che più mi è piaciuta e la riascolto con piacere assieme a One day at a time. Queste due ballate sono le migliori dell’intero album e ricordano più da vicino il vecchio Cat.

E quindi?

Personalmente, penso che questo sia solo un primo tentativo di coniugare le esigenze della sua vena compositiva con la sua voglia di raccontare, in parole, la sua religione. I testi pacifisti, i continui rimandi a tematiche di tolleranza che permeano l’intero album ne sono la prova. Stevens cerca di instaurare un dialogo con l’ascoltatore, ponendogli l’altra faccia della medaglia, quella di un musulmano che crede nella bellezza della sua religione senza volercela imporre.

E’ questo che mette sotto una diversa luce questo album. Ed è questo, unito alla innegabile eleganza che ancora fa parte della musica di Stevens, che mi induce a promuovere questo disco.

Che dite mi sto sbagliando? 😉

Le canzoni dell’album:

  • Midday
  • Heaven/Where True Love Goes
  • Maybe There’s A World
  • One Day At A Time
  • When Butterflies leave
  • In The End
  • Don’t Let Me Be Misunderstood
  • I Think I See The Light
  • Whispers From A Spiritual Garden
  • The Beloved
  • Green Fields, Golden Sands