Ed “Future Primitive + old shit since 2003”, recensione

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Future Primitive EP 2012

1 Defy Uniforms
2 Get Downer
3 Downhill Massacre
4 Both Feet On The Wrong Side
5 Die Trying!
6 Warsnake
7 Reno Child
8 Outro Bust!

Senza Ragione EP 2009

9 Die Trying!
10 I Proiettili Sono Più Veloci Delle Parole
11 Genio Spastico
12 Handy Kicks Indie Kids

Nailed To The Board LP 2007

13 Opposte Visioni
14 Punk’s Not Dead…It Just Sucks Now
15 Time To Think, Skate And Destroy
16 40033
17 Blood, Blood, Blood
18 Yes, The Reno Knows
19 Cliff Burton Rides Free
20 Nailed To The Board
21 Misled Youth
22 Plastic Spoon
23 Think Positive Cover – RKL
24 Vita Marcia

Split W/ Sumo EP 2005

25 Continuo A Cadere
26 Thrash Skateboard Youth
27 Cockes And Snickers Cover – JFA
28 Davanti A Nessuno
29 Un’Immagine Fissa

Possibilità Deviate CD Demo 2003

30 Intro
31 Disintegrazione
32 Condannato A Sopravvivere
33 Pellicola
34 Epidemia
35 Un Cappio
36 Continuo Regresso
37 Quando Mi Guardi Sei Cieco
38 Non Placate Il Nostro Odio
39 Insulto
40 Se Stai Bene
41 Vita Marcia
42 Sentimento Altruista Cover – Indigesti
43 Guilty Of Being WhiteCover – Minor Threat

Sono tutti matti la dentro …. noi viviamo thrash

A memoria direi che… è la prima volta che mi capita di partire dal fondo… da quella tracklist che spesso chiude i miei articoli. La motivazione si nasconde semplicemente dietro al numero di tracce che questo disco-discografia offre agli amanti del grindhardcore. 43 tracce che, ripercorrendo i due lustri di vita del combo italiano, rispolverano tesori nascosti, partendo dall’iniziatico Sentimento altruista sino a giungere alle note dell’ultima fatica Future Primitive.

Il nuovo Extended played ci restituisce una band in forma crossover, in cui le note propedeutiche dell’incipit ci riportano in pochi secondi al Dna grind pronto a disorientare con Get Downer, i cui suoni piacevolmente caotici ci propongono una vocalità in grado di non appoggiarsi alle note, ma al contrario abbracciarle, definendo così un andamento paritetico. L’ipervelocità dei primi passaggi ci porta verso Downhill massacre, le cui sferzate chitarristiche mescolano spezie hc e thrash, attraverso sentori anni’80. Se poi si raggiunge l’epressività emotiva con Both Feet On The Wrong Side e Warsnake è con Die Trying! che il ritmo evolve allineandosi tra le migliori performance del nuovo corso. Il debito verso il Death-Thrash d’oltreoceano arriva a sondare l’area teutonica, anticipando il finale esplosivo, da cui si apre la breccia per la Old Shit, data a battesimo da Senza Ragione , per un viaggio a ritroso che, pur attraversando registrazioni audio coraggiose e problematiche, restituisce il sapore del tape trading di vent’anni fa.

Il viaggio a bordo della Delorean devolve verso l’acerba vocalità dei primi tempi, in cui gli influssi Indigesti ci trascinano sino ad aperture meno lineari , pronte a tratteggiare un itinerario trasversale all’old school e allo skate thrashcore per un disco impreziosito da un ottimo booklet .

Le iprebonus track si aprono con le quattro tracce del sette pollici Senza Ragione, in cui la linea vocale sembra omaggiare il primo Becerra, qui portato ad una maggiorazione esecutiva il cui pathos espressivo è caratterizzato da inattesi rallentamenti doom, pronti a riprendere la corsa nella sua chiusura. Tra le tracce più interessanti annoveriamo Handy kicks indie kids, nonostante la “necessaria (moderata) qualità sonora che, da una lato appiattisce i suoni, ma al contempo restituisce una preziosa anima thrash (I proiettili sono più veloci delle parole) tra speed d’impatto e chorus non sempre a fuoco.

Il viaggio ci porta poi nel fantastico mondo di Nailed to the Board, da cui fuoriesce la fiamma Skate Thrash Hc con il suo isterismo al drum set assestato tra curiosi innesti lirici (Cliff Burton rides free) cavalcati ritmiche dalla tagliente ironia (Punk’s not dead..it just sucks now) e violentissimi colpi sonori (Blood blood blood) atti a portarci alla parte quarta, definita dallo spit realizzato nel 2005 con i Sumo. 500 storiche copie, in cui la registrazione molto più grezza e compromessa accompagna la linea di cantato, modulata come in una sorta di allegoria disturbata e schizzoide, al servizio di una struttura che si fa veloce tra composizioni rabbiose e per certi versi immature. La loro narrazione dinoccolata risulta un cult del genere (Coke and Snikers, Davanti a nessuno), per il quale la scompostezza vocale sembra richiamare anche un certo Punx Italico anni 80, per una miscela esplosiva di Punk-Hardcore.thrash

Con Disintegrazione inziano infine le Possibilità deviate, ultima parte targata 2003, anno in cui gli Ed decisero di produrre solo 100 copie in cdr. Registrato al laboratorio del ritmo di Bologna, in quartetto alle prese con la propria genesi, invitano l’ascoltatore in un vorticoso pogo devastato dalla violenza esecutiva, grezza e sporca, in cui il tracciato lirico è pressoché impossibile da recepire, in un classico gioco estreme-hc, una concreta energia che scaturisce dall’impostazione grind ( Continuo Regresso) che definisce un dolce a atteso cliché pronto a rallentamenti di forma (Pellicola) e controlli diversificati e fuori schema (Non placate il nostro odio) ai quali si aggiungono singolari concessioni sonore (Se stai bene e Vita Marcia), atti di chiusura di un disco essenziale impreziosito dalle conclusive cover di Indigesti (Sentimento altruista) e Minor Threat (Guilty of being white).