I topi non avevano nipoti “I topi non avevano nipoti”, recensione

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Palindromo. Parola, frase o cifra che possono essere letti da sinistra a destra e viceversa. ..esattamente come il monicker scelto da I Topi non avevano nipoti.

La band capitolina arriva a noi con un disco che, come ammettono gli autori stessi, sembra voler volgere il proprio sguardo ai dubbi e alle speranze tipiche del classico rito di passaggio sociale, che porta verso una maturità cronologica, posta tra la morsa del prima e del dopo. Un andamento espressivo che va ben oltre le attese.

Undici tracce poste alle pendici della Volcan Records, pronte ad eruttare armonie pop tagliate da striature di un rock libero da ogni confinante etichetta.

Il percorso del quartetto è definito alla perfezione dall’introduttiva Le cavie , specchio di un disco godibile, che riporta, con genuina naturalezza, al mondo Tarm. Infatti, proprio come conferma Tutta questa fretta, ci si imbatte in sonorità tipiche di Toffolo e compagni, sia come sviluppo tonale, sia come modus operandi, allineato a sarcasmo, ironia intelligente e metafore di una vita descritta e condita da un pop and roll divertente e piacevole.

Attraverso il suo ritmo, il full lenght si mostra facile all’ascolto ( Quartieri), dominato da un andamento chitarristico ben strutturato, in cui emerge la melanconia degli anni ’90, abitata da un adolescente pronto a vivere la propria emozione sugli argini de Il mondo, le radiazioni, l’inquinamento, di certo tra i brani più interessanti. Un’intensa forma espressiva annodata a piccoli climax in grado di accogliere la sensazioni musicali di un’osservativa ed accorta eloquenza.

Con Non mi diverto più ci si continua di divertire anche grazie ad una marcata sezione ritmica, in cui eccelle la quattro corde, elemento fondante di una traccia che diviene piacevolmente ridondante, prima di attecchire verso il nostro recente passato ( Sipario), pronto a ricordare una snaporaziana realtà ( Sesso) ed una gustosa ombra new wave ( Istantanea). A chiudere l’opera prima della band sono, infine, la coinvolgente sonorità di In Inglese e la rabbia espressiva di 6.00 PM, sostenuto andamento in grado di raccogliere le briciole di idee riuscite.

Tracklist

Le cavie
Quartieri
Il mondo, le radiazioni, l’inquinamento
Non mi diverto più
Sipario
6.00 pm
Sesso
Tutta questa fretta
Istantanea
In inglese
Io resto uguale