Malenky Slovos “Mood Swings”, recensione

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La Spezia, anno 2007; nascono i Malenky Slovos. Nella loro biografia dicono di essere una “miscela di tromba elettrificata, chitarre post-punk e sintetizzatori.”…ma c’è di più.

L’incipit della loro nuova fatica porta il nome di Mood Swings, fluida mescolanza di giochi sonori che, da una struttura funky ben definita dalla bass line, giungono a toccare rimandi eighties e curvature alternative. Quest’ultime le si ritrova con facilità nel mood popular di Matterplay, ponte di sviluppo posto verso i confini elettronici di Mother hurt, in cui tornano le spigolose sensazioni della darkeggiante new wave.

L’album , curato nel suo songwriting narrativo e visionario, ci conduce poi nella calmierante inquietudine di White out, che tra ebow, absynth e pick scrape si pone tra le composizioni più interessanti, proprio grazie a sovrastrutture sonore che riescono a costruire un mondo evocativo e a tratti bowiano.
Sulla medesima linea compositiva ritroviamo la partitura di Home movies, ottima esecuzione in grado di condurci verso un easy listening ideale per raccogliere picchi espressivi attorno a incisi e strofe morbide, spezzate ed inacidite da interventi chitarristici piacevolmente destabilizzanti.

L’album, godibile e curatissimo, emerge nell’ottimo lavoro di art work, da cui nasce uno straordinario booklet in cui testi leggibili ed immagini (permettete di dire) perfette, rendono il prodotto fisico un oggetto reale da ascoltare, leggere ed osservare, proprio come la versione 2016 di Antiquambience, dettata da una curiosa mistura di elettronica, funky e battute in levare.
Se poi 17 words Sembra non convincere appieno (proprio come l’eccessiva durata del disco), torniamo verso giusti movimenti prima con le tinte nere di Knowledge Base e poi mediante la sussurrata Lori, pronta a indicarci la straordinarietà di Santa Got it Wrong, dolce e minimale chiusura costruita su tasti bianco neri, su cui si intagliano motivi disturbanti pronti a ridefinire accorti cambi direttivi.

A complementare la complessa opera della band sono infine la riuscita coverizzazione di By this river di Brian Eno e ben tre bonus track, tra cui spiccano le note di una Personal Jesus, posta tra glockenspiel e tromba.

Tracklist
Dead Mall
Matterplay
Mother Hurt
Whited Out
Home Movies
By This River
17 Words
Antiquambience
Small Town Paranoia
Knowledge Base
Lori
Nine Lives
Santa Got It Wrong
Pioggia di cenere (whited out ITA) [Bonus Track]
Personal Jesus (2016 mix) [Bonus Track]
Mother Hurt (Emi B Gtr Mix) [Bonus Track]