Off The Beat – The Charlestones

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Quando si ascolta un gruppo emergente contemporaneo si tende sempre ad essere troppo critici o troppo esigenti, facendo troppi paragoni
con le band del passato, sbagliando.
Tuttavia ascoltando Off the beat dei The Charlestones non posso non fare termini di paragone con artisti storici del genere.
Sì, perché questo album, uscito il 26 ottobre in Italia e Giappone e anticipato dal singolo SHE WAS A FIREWORK, ha delle influenze troppo forti. Ma andiamo con ordine.
L’ascolto è facile, semplice, coinvolgente. Tutto nei brani dei ragazzi di Tolmezzo è fatto per farti canticchiare e ballare. Il Beat è nelle loro vene e si sente.
ciò che non convince del tutto è la scarsa personalità della band. Ogni brano ha un suo scopo, un suo svolgimento, è razionale e concepito per dare un effetto, ma non ha originalità.
Sembra di ascoltare una raccolta inedita di b-side dei sopravvalutati Oasis o più contemporanei The Kooks.
Fare musica anglosassone, in lingua inglese, oltre a portare vantaggi commerciali può dare seri problemi di anonimato, come nel caso dei the Charlestones. Quattro bravi ragazzi di periferia
a cui auguriamo una continua crescita per il loro futuro musicale.

COMPONENTI BAND:

MATTIA BONANNI (voice, guitar);
MATTEO PERESSON (bass);
FEDERICO PELLIZZARI (drums);
GIAN MARCO CREVATIN (guitar).

CONTATTI:

http://thecharlestones.bandcamp.com/

BAND MAIL: thecharlestones@gmail.com
BAND STORE: thecharlestones.store@gmail.com