Riccardo Andreini & Bramasole “Come polvere”, recensione

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Da un lato Riccardo Andreini, cantautore e produttore musicale.
Dall’altro lato i Bramasole e la Suburban Sky Records.

Sommando le parti ecco, come risultato, questo Come polvere, opera genuina e diretta, in cui la naturalezza dei suoi elementi appare voluta e narrativa. Il disco, registrato presso Ottava Nota, sembra volersi raccontare sin dal primo ascolto attraverso suoni proto-analogici che, privi di eccessivi fronzoli, appaiono ideali nel disegnare un’urgenza realistica delle proprie composizioni.

Per capire al meglio stile e volontà del disco vi sarebbe sufficiente ascoltare Scorgendo l’equilibrio, traccia incipit in cui l’armonia e il facile approccio rock di stampo italiano mostrano i reali intenti dell’ensemble…ma, così come ho fatto io stesso, dovrete rifuggire la mera soggettività, perché a ben ascoltare, le partiture non possono che apparire piacevole parentesi, incorniciate da momenti di accurata originalità.

L’immediatezza di Come polvere rappresenta proprio il mio pensiero: struttura lineare, battiti regolari, chorus accattivante e sviluppi sonori piacevolmente accurati. Infatti, troverete molto di più di quello che potrà apparire ad un primo e semplice ascolto, quindi continuate a leggere ed immergetevi nelle corde vitali di questo nuovo disco, soprattutto se siete poco abituati a sonorità alternative, perché probabilmente troverete stimoli nuovi osservando note posate come un “soffio d’aria”, istinti blues e “sogni sporchi”. Proprio da qui, a mio modesto parere, dovrebbe ripartire la band, cercando di abbandonare la parte di musicalità troppo Italica, per poter sviluppare suoni più compositi, proprio come accade in Primavera, sfruttando ancor di più le toniche di Lorenzo Favuzza e il magnifico timbro vocale di Andreini, impeccabile soprattutto sulle ottave più profonde.

Il disco, trainando da sentori Negrita, prosegue poi in una ascesa climatica verso Sei e L’Offerta , nelle quali appaiono influssi piacevolmente “agnelliniani”, da cui emergono rispettosi brillii underground.

Se poi con l’headbanging moderato di Brucia odio ci si perde in una controllata rabbia narrativa, è con la distorsione delle ultime note che si entra definitivamente nel canale espressivo della band pronta a disegnare la piacevolezza di alcuni spigoli, rimanendo comunque aperta ad un suono accogliente e immediato.

Tracklist

01. Scorgendo L’Equilibrio
02. Come Polvere
03. Un Soffio D’Aria
04. Portano Vita
05. Sogni Sporchi
06. Primavera
07. Sei
08. Brucia Odio
09. L’Offerta
10. Mi Chiedo Sempre Perché
11. L’Aquilone (Special Track)