Snare Drum Exorcism “Snare Drum Exorcism”, recensione

Un sottile digipack dall’anima nera, un richiamo ad un cupo minimalismo distorto è destabilizzante, qui rinchiuso nelle tribalizzazione di un suono inquieto e distopico. Signore e signori ecco a voi Snare Drum Exorcism, un coraggioso e disturbante mondo interposto tra derivazioni rumoristiche e visionarie performance sperimentali.

 

 

 

L’idea nata da Franz Valente ( Il teatro degli orrori e One dimensional Man) raccoglie la sfida di raccontare un habitat nereggiante, attraverso un uso narrativo del noise, qui nutrito di oggetti inusuali e basse frequenze. Un sound, peraltro non troppo distante dai viaggi Carpenteriani, che mira a destrutturare l’atteso in favore di cicli narrativi, in cui l’andamento ciclotimico mostra venatura ipnagogiche ed oniriche oltreché sonorità argute e ardite. Una modulata libertà espressiva che gioca con slot d’improvvisazione, da cui partono e al contempo giungono moti caotici, pacatezza instabile e orrore intrinseco.

Le note arrugginite compongono un fil rouge da visualizzare ad occhi chiusi, infatti, solo con il mood introspettivo l’ascoltatore avrà modo di viaggiare per davvero, attraverso un flusso di coscienza univoco è tutt’altro che convenzionale. Un infinito e sporgente viatico rumoristico che, trovando il proprio apice espressivo in Head Like a Hole, pare mostrare sin da subito un’esperienza rara, nella quale riverberi, effetti e sapori metallici rendono la nuova release di Dio Drone un violento colpo alla banalità, proprio come un quadro di Frank Stella.

 

Tracklist

1.Stream Of Consciousness. 05:59

2.Light Fire Lemons. 00:35

3.Temporale. 07:47

4.Head Like A Hole. 11:35