Subsonica – Eden

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Con il peggior disco di sempre del miglior esempio europeo (GB esclusa) di derivazione trip hop, dopo il Crepuscolo degli Dei delle ciofeche pubblicate da Massive Attack, e Tricky, si conclude l’epopea di questo genere glorioso.

Così potrebbe iniziare e così potrebbe finire questa recensione, ma probabilmente si deve qualcosa di più sia alla band, sia al notevole seguito che i ragazzi hanno nel nostro paese.

La qualità sonora delle registrazioni, la pulizia e l’intelligibilità dei suoni, il mastering finale in punta di forchetta sono un marchio di fabbrica per questa band, da sempre assolutamente intransigente sulla qualità formale dei suoi prodotti. Da far invidia alla concorrenza d’oltralpe, e spesso pure a quella d’oltreoceano.

Ma purtroppo la forma non basta, quando si porta lo scettro di gruppo alternativo ed alternativamente intelligente, la sostanza dovrebbe valere almeno quanto la forma. Ma qui non ci siamo.

Senza fare un excursus su tutti i titoli della collezione che ho sotto mano, diciamo che i testi sono i soliti Subsonici, a base di giovinezza un po’ depressa un po’ indisposta, e critica politica sottile ma esplicita, il mood è molto più danzereccio rispetto ai lavori precedenti, staccandosi dalle atmosfere house/rock per spostarsi più verso l’elettronica a cassadritta. Credo che questo disco funzionerà molto dal vivo, quando i ragazzi spingono di più su acceleratore e distorsore.

Effettivamente i brani che coinvolgono emotivamente da subito sono pochi: Istrice (non per nulla è stata scelta come primo singolo) è un gran bel pezzo, Tra gli Dei, manifesto della Subsonicità, direi, e Benzina Ogoshi, tamarrissimo anfetam-inno al complesso di Peter Pan in cui i nostri letteralmente anticipano alcune delle critiche che questo disco si merita. Si tocca il fondo con La Funzione… sembra di ascoltare un incrocio tra Battiato e gli Erasure… li perdono perchè, dicono, qui dentro ci sono anche i Righeira… anzi no. Non li perdono.

Anni fa (altri anni, altra età, altri vizi, altri ascolti…) criticai con un amico un disco degli U2. Questo mi disse “beh… se gli U2 non facessero gli U2, non sarebbero più gli U2 e perderebbero tutti i fan degli U2”. Lapalissiano. Qualche tempo dopo partorirono (incrociandosi con Nellee Hopper, Flood ma soprattutto Howie B) POP, che io considero (sono tra i pochi, lo so) una delle loro migliori uscite.

E se i Subsonica smettessero di essere una cover band dei Subsonica?