Storia di una … (The) Band – Parte prima

Levon Helm

Capitolo I: Ronnie Hawkins e Levon Helm

“Non c’è ombra di dubbio: Ronnie Hawkins è un re del rock&roll” firmato Jerry Lee Lewis

Ronnie chi?

Quella di Jerry Lee Lewis – egli sì un autentico re – è forse una frase un po’ ad effetto detta per compiacere un vecchio compagno di strada ma sia come sia Hawkins, Ronnie, nasce in Arkansas nel 1935 e durante l’ adolescenza nulla lascia pensare a un futuro animale da palcoscenico: inizia la carriera contrabbandando whisky dal Missouri all ‘Oklahoma; il crimine paga, così a diciotto anni è già proprietario di bar e club a Fayetteville, Arkansas. In questa cittadina Ronnie frequenta l’ università ma soprattutto inizia a cantare facendo da supporto agli artisti che suonano nei suoi locali. Fayetteville si trova nella regione del Delta, la regione mitica, madre della musica americana: il rock è agli albori e gli abitanti della regione hanno la fortuna di vivere uno dei momenti più importanti della musica popolare. Siamo nei primi anni ’50 e ogni sera nei locali della sterminata regione passano Elvis Presley, Carl Perkins, Jerry Lee Lewis, Roy Orbison, Chuck Berry, Conway Titty e mille altri più o meno noti; ogni giorno nascono nuove band ed è così che dei musicisti cui serve un cantante propongono a Ronnie Hawkins di unirsi a loro. Ronnie non fa in tempo ad arrivare a Memphis che la band si è già dissolta, ma Hawkins non è tipo da tornare indietro, troppa sarebbe la vergogna, così forma un nuovo gruppo, peccato che in città ci sia carenza di batteristi, Ronnie non vuole afroamericani, non è un fatto personale, niente razzismo, il fatto è che la sua esperienza di gestore di locali gli ha insegnato che i gruppi misti creano problemi con certa clientela: è allora che il suo bassista, George Paulman, si ricorda di una serata a Forrest City quando trovandosi appunto senza batterista, era stato soccorso da un ragazzo del pubblico che non se l’ era cavata male a battere le pelli, il suo nome? Lavon Helm.

Lavon – che per comodità di pronuncia diverrà Levon – (classe 1940) è un tipico ragazzo del Sud degli States, viene da una famiglia di piccoli coltivatori di cotone, fin da piccolo ha lavorato nella piantagione, a 9 già guidava il trattore nei campi sterminati: la città e la modernità sono lontane miglia lunghe quanto anni luce. Niente elettricità ma – per fortuna – una radio a batteria che consente all ‘adolescente Levon di seguire i programmi musicali più in voga: come il King Biscuit Time, che presenta ogni giorno Sonny Boy Williamson, discepolo del leggendario Robert Johnson. La musica è un passatempo amato da tutta la famiglia. Quando in città arrivano gli spettacoli la notizia è nota con settimane d’ anticipo in modo che la gente delle campagne abbia tempo di prepararsi allo spostamento: è il tempo dei medicine shows , spettacoli viaggianti che alternano i numeri musicali – soprattutto di Rhythm&Blues – all ‘intrattenimento comico. Finito lo spettacolo il leader saluta il pubblico e invita chi non deve alzarsi presto a restare per la Midnight Ramble, detta così perché si concluderà intorno alla mezzanotte: tocca pagare un supplemento di un dollaro e mezzo ma ne vale la pena, sarà un hoochie-coochie show , ossia i comici le racconteranno senza freni, la band farà l’ inferno e le ballerine … beh, oggi passerebbero forse inosservate, ma qui siamo negli anni ’40!

Levon ricorderà:

“Oggi quando la gente mi chiede come nacque il rock&roll, a me vengono sempre in mente i medicine shows e la selvaggia Midnight Ramble . Il passo di Chuck Berry, il bacino roteante di Elvis Presley, Little Richard che balla sul piano, le buffonate di Jerry Lee Lewis, e il passo del cammello di Ronnie Hawkins sono tutte cose nate da palchi come quello di F.S. Walcott.”

Levon ha iniziato ad esibirsi fin da piccolo, in duo con sua sorella, che però lascerà presto le scene perché per una brava ragazza del Sud non sta bene andare a esibirsi su di un palco: intanto queste esibizioni sono un modo per girare, il duo dei fratelli Helm vince fiera dopo fiera arrivando fino a vincere la più grande e importante, quella di Memphis, i soldi del premio daranno a Levon la sua prima vera chitarra. L’ adolescente Levon ogni volta che può cerca un passaggio su un trattore diretto a Helena – la città da cui va in onda il King Biscuit Time – ed è in una di queste gite che capiterà a Forrest City, quella sera che a George Paulman manca il batterista…

La Ford “model A” di Ronnie Hawkins quando si fermerà davanti casa Helm troverà un batterista part-time: siamo nel 1957 e Levon ha ancora un anno di superiori davanti a sé, per ora suonerà solo quando il gruppo è nei dintorni.