“Santuario 2150” Beccogiallo, recensione

“Siamo stati noi con le nostre mani. Il nostro odio ci annientati”.

Un’icona. Ecco chi è Ensi, rapper poliedrico di Avigliana arrivato alla ribalta con Freestyle roulette mixtape, album (straordinario nel suo genere) interamente registrato in freestyle, di cui Jari Vella è un indiscusso sovrano. Da allora la sua carriera ha spiccato il volo planando su dischi d’oro e conscious hip hop. La sua creatività dinamica e rara ha poi trovato i microfoni di Radio Deejay ed il grande schermo, che lo ha visto protagonista con il lungometraggio Zeta sino a diventare, oggi, coautore assieme ad Alex Crippa di una riuscita e graphic novel.

 

 

Nascosta dietro una copertina cartonata, l’opera, finita di stampare nel ottobre 2021, narra un futuro distopico in cui mutazioni e aberrazioni definiscono i contorni di un nuovo domani, nel quale l’umanità finisce per pagare i propri errori. Ispirato ad un funzionale  crocevia tra il mondo di Mad Max è quello narrato da Kirkman, il fumetto pubblicato dal Beccogiallo va ad impreziosire la collana Unplugged, che da anni si propone di unire musica e fumetti.

A dare visibilità all’idea di Ensi ci pensa la sceneggiatura di Crippa, in cui ritroviamo dialoghi rapidi e giochi onomatopeici, perfetti per rafforzare le inquadrature pensate da Prenzy, talentuoso fumettista palermitano, impeccabile nel suo trovare ispirazione tra le pagine del fumetto tradizionale d’oltreoceano, qui attualizzato da cromatismi efficaci e linee dirette, attorno alle quali e ritroverete personaggi ben costruiti, che lasciano la speranza di un nuovo volume all’orizzonte.