David Bowie. Tutti gli album. Il Castello Editore

Non lo ho mai amato come avrei dovuto, ma, da quando i miei occhi di bimbo lo videro tra le trame filmiche di Labyrinth, subisco un’inevitabile fascinazione, probabilmente la stessa che molti hanno avuto osservando e ascoltando quell’uomo caduto sulla terra.

Proprio grazie al film di Jim Henson ho incontrato per la prima volta Mr.Bowie e da allora ho iniziato a curiosare tra le poche notizie che il 1986 poteva dare ad un dodicenne esclusivamente dedito alle svariate forme di metal. Ma con Bowie il concetto di esclusività assunse in me divergenti sensazioni. Fu diverso, e diverso lo è stato per decenni, durante i quali infatuazioni inattese (Hours) si sono alternate a deludenti riscoperte (Aladdin sane).

Insomma, soggettivamente parlando, potrei ipotizzare una ciclotimica emozione che, volente o nolente, mi ha condotto a percorrere prima a ritroso e poi in fast forward la discografia di uno dei più interessanti artisti degli ultimi 50 anni, perfettamente in grado di raccontarsi attraverso una poliedrica attitudine teatrale.

 

 

Oggi, a raccontarci ancora una volta il fantasmagorico itinerario di David Jones è David Bowie. Tutti gli album. Una nuova uscita de Il Castello Editore, abile a cucire uno splendido vestito in hard cover da indossare con curiosa piacevolezza, tornando a riascoltare il mondo del Duca Bianco.

Il volume, Curato da Francesco Donadio, offre un perfetto connubio tra valori contenutistici, qui in grado di ripercorrere la carriera dell’artista in maniera lineare, ed emozionali, riuscendo a far leva sulla scelta stilistica di una carta lucida a buona grammatura, su cui campeggia un incredibile numero di foto a colori, in grado di raccontare più di molte parole. Proprio l’impatto visivo del volume sembra volerci invitare nel destrutturato mondo di Bowie, per (ri)scoprirne le oscurità e i cambiamenti direttivi che, al di là della palesato istrionismo, celavano idee, tenacia e una buona dose di sconsideratezza.

Proprio attraverso le voci narranti degli autori ( Antonio Baciocchi, Mario Giugni, Federico Guglielmi. Mario Giammetti, Giandomenico Curi, Renzo Stefanel,Eleonora Bagarotti, Jacopo Benci, Paolo Bertazzoni, Marco Braggion ed Ernesto Tangari) si giunge ad osservare le vicende di un attore musicale, abile nell’attraversare ben cinque decadi, interpretando le note di un’esagerata vita on stage attraverso diverse anime narrative e disorientanti, in cui, ancora oggi, si riesce a trovare una ragionata (in)stabilità artistica.

Il saggio, oltre ad analizzare con accuratezza ogni album, offre uno sguardo curioso su live album, sul mondo dei bootleg, sulle rarità e sui retroscena di una carriera da leggere, guardare sfogliare.

Credo, infine di non cadere in errore dicendo che con questa opera, collezionisti, fans e  neofiti potranno incontrarsi in un unico nodo focale: la soddisfazione di aver acquistato un libro necessario.