Stelle Deboli. La storia di Sid Vicious e Nancy Spungen

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Too fast to live, too young to die

Il mondo della musica rock ha da sempre avuto le sue Stelle deboli; personaggi magici ed al tempo stesso maudit. Basti pensare al cosiddetto club 27, termine giornalistico coniato a seguito della morte di Morrison, Hendrix, e Janis Joplin. Straordinari artisti che celavano tra le loro note, debolezze umorali alimentate da abusi ed eccessi.
Tra queste luminose stelle deboli, che a loro modo sono state rese immortali dal breve percorso di vita, non potrebbe mancare John Simon Ritchie, divenuto famoso con lo pseudonimo di Sid Vicious.

Dopo molti anni dall’uscita di Con un lucchetto al collo di David Dalton, il bassista dei Sex Pistols torna protagonista della sua folle storia, attraverso le parole di Daniele Paletta, autore di questa piccola grande biografia.

Il volume, edito da Volo Libero Edizioni, racconta in poco più di 120 pagine il percorso folle e (sempre) al di là della linea di non ritorno di un accanito fan della più grande punk band che la musica abbia mai creato. Un vortice di eventi che, senza razionalità, ha avvolto la mente di un ragazzo debole e disorientato, immolandolo sull’altare del punk, di cui è divenuto reale icona. Una sensazionale rappresentazione (non più) vivente della concettualità legata al No future, alla provocazione invocata dai burattinai di Sex e all’autodistruzione, incarnata tout court da un ragazzo annebbiato dalle droghe e dalla sua intrinseca e problematica idiosincrasia relazionale.

Questa sconvolgente storia è racconta in maniera lucida e lineare in parallelo con quella di Nancy Spungen, rattrappito angelo nero, considerato ancora da molti come una Yoko Hono del Punk. Una Capuleti insana, dalle tendenze suicide e dalla persecutoria attitudine, spesso estremizzata ed eccessiva. Un simbolo anch’essa non tanto del punk ,quanto della distruzione di quel movimento sub culturale che ha in pochi mesi sconvolto l’Inghilterra perbenista, arrivando a deflagrare il mondo cromatico della prima metà degli anni ’70.

Similmente a quanto fece Alex Cox, Paletta incentra il proprio ragionamento su Sid & Nancy, la coppia punk per eccellenza, lasciando sullo sfondo le vicende dei Pistols. Infatti, l’autore racconta le surreali vicende attraverso testimonianze e clamori di una storia dal tragico finale, in cui Il lettore avrà modo di addentrarsi tra i più incredibili e psicotici autolesionismi, arrivando, non solo a capire le reali dinamiche della sua storia, ma anche a considerare come, ancora oggi, la vicenda giudiziaria abbia in sé lacune e molte ombre, proprio come la morte stessa del bassista.

Un libro che, similmente al modus operandi di Carlo Lucarelli, riesce dapprima a raccontare e poi a sorprendere, attraverso elucubrazioni dal finale ancora aperto.