(Allmyfriendzare)Dead “Hellcome”, recensione

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“Come mai li incontro solo ora?” Mi sono chiesto al primo ascolto di Hellcome. “Sono io che mi sono nascosto, oppure loro che non si facevano trovare?” Bah, poco importa, perché ora grazie a Musica per Organi caldi, Speed up agency, Autoproduzioni appese e Narcolettica records, il sottoscritto e soprattutto i lettori di Music on tnt avranno il piacere di conoscere gli (Allmyfriendzare)Dead, quintetto di (come dicono loro) Peggio Calabria, che merita almeno un paio di riflettori su di sé..

La band si offre al pubblico attraverso una curiosa arte oratoria che nel myspace profile si racconta come di un gruppo che solitamente “…si ricerca, ma che si fatica a trovare.” Un ensemble che racconta attraverso una buona dose di ironia e sarcasmo ( “Donkey cock” e “Charles Sbronzon”) una libertaria azione musicale, volendo ripercorrere con aria tarantiniana quel surf rock agè, basando stilemi cadenzati su ossature r’n’b e garage punk, costruiti su un inusuale psychobilly d’impatto.

Ad aprire il disco, ben presentato dall’ottimo lavoro di cover art di Luca Fernicola, è l’incipit campanario di Gioia Tavor, traccia che vive su un surf rock dettato dalle grezzità batteristica del bravo Succo e da riff chitarristici che tagliano la cartavetrata voce di Frantz, capace di riprodurre una timbrica vocale hot-stoner, che a tratti ricorda il Peter Steele dei primi Carnivore. Se con Piss in the bottle vengono toccati sentori da nu garage punk, il mondo surf di questi ragazzi viene alimentato da sonorità d’oltreoceano, attraverso le trainanti What madonna you want e soprattutto Something about (U ciollu), in cui il vorticoso ritmo ondoso è scalfito dalla particolre vocalità del frontman, che sembra dominare onde tubulari e pericolanti. Non c’è tempo però per ragionare più di tanto su questo convincente Hellcome; tanto è vero che, dopo un duck dive, ci si ritrova dentro Everyday i lie, brano in cui i padiglioni auricolari rimangono saldamente ancorati ad un leash semplice e lineare.

Il disco passa poi in rassegna episodi folgoranti come School or skull e il ritorno alla lingua di origine de U demoniu, esempio di gretta sonorità esaustiva, brano perfetto per il wipe out finale, dal quale usciamo con l’intenzione di cavalcare la prossima onda dei (Allmyfriendzare)Dead.

Tracklist:

01 GIOIA TAVOR
02 WHAT MADONNA YOU WANT
03 PISS IN THE BOTTLE
04 DECEMBER OF ’62
05 CHARLES SBRONZON
06 SOMETHING ABOUT (U CIOLLU)
07 EVERYDAY I LIE
08 SCHOOL OR SKULL
09 BEWARE OF THE TOTEM
10 DONKEY COCK
11 U DEMONIU

Tour

DIC 17
Messina (ME) Ex 5inque/4uarti

DIC 18
Noto (SR) Voodoo Doll Rock Club KerouaK