Black Dago

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Nati da un idea di Mattia Bertasi, Emanuele Peretti e Pierpaolo Modena, i Black Dago arrivano a noi grazie alla Go down Records, armati di un promettente Extended Played intercalato tra Garage e Stoner Rock, studiato e ben rifinito attorno alla concettualità espressiva dell’hard rock di stampo classico, vero e proprio fulcro espressivo di questo selftitled.

La foggia del quartetto veronese sembra prendere forma sin dalle prime note di questo piacevole EP, attraverso un riff hard rock, in cui si appoggia la voce gradevole di Tinelli che, ben caratterizzata , definisce un tracciato pronto a cambiare pelle, attraverso rallentamenti oculati e sviluppi cupeggianti al servizio della narrazione. Infatti, la struttura sonica sembra voler passare, con la ricercata cautela, da stilemi rock definiti attorno ad accordi aperti, verso un manierismo più occluso e (maggiormente) inquieto.

I passaggi stoner ed i riusciti slapping si palesano nella loro arte in Without regret, in cui il giro alla quattro corde avvolge le graffiate urla narranti, che non sembrano voler abbandonare note estese dall’intensità tanto perfettibile quanto godibile, proprio come dimostrano le spezie grunge di Reckless, senza dubbio più facile e diretta nelle sue note heavy. Con You are nothing viene a confermarsi poi come il lavoro alle toniche sia davvero l’arma vincente della band, caparbia nell’inseguire rimandi espressivi intensi e maturi, che sembrano convergere sulla via di Scott Weiland, sino ad evolversi nella direzione di un climax sonoro che in Hate giunge a diversificazioni inattese, rumorismi bilanciati ed equilibri vocali, pronti a fungere da ulteriore ed aggiuntivo approccio sonoro.

Ora, non ci resta che attendere il grande passo…

TrackList

1. I Am The One
2. Without Regret
3. Reckless
4. You Are Nothing
5. Hate