Dark Lunacy “Live in Mexico City”, recensione

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Avevo lasciato i Dark Lunacy al Metal Valley open Air del 2009. Involontariamente lasciati. Un po’ per distrazione, ed un poco per l’impossibilità di onniscienza. Talvolta, infatti, mi accade di trovare, perdere e poi ritrovare e perdere ancora band a causa di un’innata e forse patologica ricerca ed assimilazione del nuovo. Il ritorno spesso è dovuto a piccole fiammelle passionali che accendono la mia testiera e scorrono veloci nel tentativo di raccontare ciò che di buono il nostro “bel paese” produce. Premetto che le strutture sonore del quintetto crociato non appartiene (soggettivamente parlando) alle mie corde. Melodic e synphonic metal non mi hanno mai conquistato. Ma forse grazie al lavoro che faccio ormai da quasi 15 anni il lato oggettivo finisce sempre (o quasi) per emergere, soprattutto di fronte a prodotti d’impatto come questo Live in Mexico, ottimo double digipack, il cui curato impatto, legato all’ottimo packaging, rispecchia i valori contenutistici suddivisi equamente tra audio e video. Infatti in disco, promosso dalla Red Cat promotion ed editato dalla sinergia di Fuel records e Oscar Reyes Torres, offre a fans, curiosi o semplici amanti del genere un opera da ascoltare, ma soprattutto vedere. Il primo cd/dvd live dei Drak Lunacy trova i propri germi gotico-sinfonici tra le polveri di Città del Messico, dove la band torna a suonare dopo due lustri per un film atto a documentare integralmente l’esibizione della band all’Eys Scream Fest 2012.

Volenti o nolenti, questo disco rappresenta un nodo essenziale per la band che attraverso il tentativo di storicizzarsi, evidenzia, oltreché la tecnica e volitività espressiva, un abilità on stage in grado di raccontare le proprie storie attraverso ideali compositivi come Stalingrad e Forgotten, qui immortalati da una regia vintage, da cui si percepiscono le visioni di un mondo retrò lontano dalla frenesia di oggi. Infatti i convulsi editing video degli ultimi anni non trovano(fortunatamente) terreno fertile, lasciando lo spettatore libero di vagare per lo schermo tra dissolvenze incrociate e staticità neorealista. A rendere più interessante il Dvd gustosi retroscena regalano una ricca sezione extra che farà la felicità dei fans.

Tracklist

Aurora
Forgotten
Through The Non Time
Pulkovo Meridian
Motherland
Curtains
Heart Of Leningrad
Varen’Ka
Cold Embrace
Stalingrad
Fall
Dolls