Giuseppe Ricca “Luci e Ombre”, recensione

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Credo che leggendo una recensione si possa capire se un libro, un disco o un film abbia davvero rapito chi scrive.

Onde evitare spiacevoli fraintendimenti, confesso, che il disco di Giuseppe Ricca non è riuscito ad arrivarmi per portarmi oltre allo stretto necessario. Infatti, ho sempre ammesso che fatico nel digerire le armonie pop rock di stampo cantautorale, che troppo spesso mi paiono così banali e scontate.

Ma questo problema mio. È, una soggettività che mi impedisce di parlare serenamente di un genere ormai troppo lontano dal mio vivere la musica. Ma sarei stato inopportuno nel lasciare all’oblio questo elegante disco di Giuseppe Ricca, talentuoso cantore siciliano, abile nel raccontarci il proprio mondo attraverso un delicato packaging su cui l’immagine vintage dell’autore richiama l’amore che il musicista porta con sé nella piacevolezza emozionale di Pagina 1 e nella fuorviante Venerdì 13, in cui l’arrangiamento lineare si arricchisce portando con sé un impronta retrò, allestita per rinverdire il mood rock degli anni ‘90.

Idee e sviluppi trovano poi piacevoli passaggi in Il Sud, di certo una tra le migliori tracce del disco. Una straordinaria opera de gregoriana, in cui la semplice profondità del basso va a sposarsi ad archi e fiati, in una sinergia magicamente armonica, in grado di donare al disco uno splendore ammaliante. Un piccolo capolavoro diretto ed immediato, che non basta a riempire il disco, ma mostra quale può essere la reale via da percorrere.
L’impatto piacevole prosegue poi con le note di Sarà neve, che ricorda il miglior Raf (sempre che vogliate ammettere il concetto di “miglior Raf”) e l’impronta narrativa di Braccio, blandamente occlusiva. Il giusto pugno nello stomaco che ci si attendeva sin dall’inizio, portato su di un flow interessante e reso curiosamente andante nel su inciso. Ma è solo con Tutti i tuoi inverni che l’arte compositiva di Ricca emerge per davvero, proprio attraverso i tasti bianco-neri ,ideali nel non discostarsi troppo dal mondo dei Tiromancino.

Insomma… se amate il genere potete, anzi dovete, accedere tra le “luci e le ombre” di un disco ricco di sfumature che, ad onor del vero, mi lascia dubbi sull’incipit scortese che ho istintivamente deciso di scrivere.

Tracklist
Luci e ombre
Pagina 1
Notte
Venerdì 13
La scatola dei ricordi
Sud
L’ultima traccia
Sarà neve
Braccio
Tutti i tuoi inverni
Mai più la guerra
Sud (acustica)