Giuseppe Righini – Spettri Sospetti

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Ogni volta che in Italia nasce una nuova etichetta discografica, cerco di vestire i panni di giornalista, per riuscire, nel mio piccolo, a dare risalto a chi, con passione, tenta un’avventura difficile ma stimabile, affrontando un mondo musicale che vive all’interno di enormi difficoltà.

Fortunatamente, proprio in questi ultimi tempi, ho il sentore che qualcosa si stia muovendo, in fondo, il ritorno in auge del vinile e la difesa dei grandi artisti a favore dei piccoli negozi di dischi specializzati, qualcosa dovrà pur dire. Probabilmente stiamo tornando ad un più ragionato culto della musica e ad una più oculata fruizione della stessa, che va ben oltre al triste e piatto suono dell’mp3 e allo scaffale vacuo e fastidiosamente mainstream del grande magazzino.

Forse è solo una mia illusione, forse nulla migliorerà, ma ascoltando il primo disco della riminese Interno 4 records, mi sono subito reso conto che c’è chi ancora lotta per mutare gli eventi.
Infatti il bel disco di Giuseppe Righini, vive di luce propria e fornisce una visione musicale diversa, che forse avrebbe avuto maggior presa attraverso il suono più ruvido e disturbato del vinile, per la sua semplicità ragionata che potrebbe benissimo trovarsi a suo agio nella trasmissione “Eclettica” di Giulio Caperdoni, sulle onde di rock fm.

”Spettri e sospetti” è senza dubbio un amabile disco, che tra distese oniriche e intervalli teatrali, riesce a raccontare con cantautorato piuttosto noir, cupezza e aperture mai del tutto ad ampio respiro. Un disco che nasce dalla verve teatral-creativa del riminese Righini, il quale riesce a popolare di bislacchi e beckettiani personaggi le proprie liriche, attraverso sapori inusuali come accade nella sorprendente “Il fantasma del museo”. Una saporosità retrò che ci riporta agli anni venti, con il suo dolce ritmo in levare, attraverso i pensieri di un immagine spettrale, in perpetua attesa di una lei, che sembra divenire una macabra metafora di una morte pacificante. Le tinte noir del disco proseguono nella convincente “La strage di San Valentino”, in cui la voce dell’autore riporta alla mente i vocalismi di Mauro Ermanno Giovanardi, attraverso strutture poetiche che ancora una volta mescolano amore e thanatos in maniera criptica ed ermetica, attraverso un ottima prova vocale, e deliziose incursioni hammond. La chiusura, dettata dalla drammaturgia tromba di Farnedi e dal contrabbasso di Alessi, tiene le fila di una delicata struttura musicale, molto ben costruita sulla falsariga di un testo filmico d’autore.

Il fil rouge prosegue con i versi “ …la notte che sta per finire è meno buia del giorno che sale…”, onirica visione estratta da “Ninna Nanna del mare in tempesta”, in cui Xabier Iriondo, che i lettori di Music on tnt hanno imparato a conoscere ed apprezzare, mescola la sua sei corde con strampalati oggetti che divengono delicati strumenti.

Ascoltando il disco è inevitabile poi risalire a fonti di ispirazioni come Vinicio Capossela, per certi versi omaggiato nell’alternative tango di “Tango Santo” e Daniele Silvestri che potrebbe apprezzare la rockeggiante “Porti aeroporti e stazioni”, che convince nonostante i toni fuori dai binari portanti del pacato e sognante disco.

“Spettri sospetti” si chiude con la track “Bianca”, atto finale della prima opera musico-teatrale di Righini, che funge da chiusura per un viaggio, che spesso nel corso di questo romanzo in undici capitoli, è ben rappresentato con l’immagine della nave che solca un mare calmo. Una nave voluta fortemente dall’ Interno 4 record, grazie all’essenziale collaborazione della Goodfellas e della Nuova Distribuzione Associati (NdA), che hanno permesso ad un disco come questo di vedere la luce. Probabilmente non lo troverete nei centri commerciali, ma di certo nei piccoli negozi specializzati dove, come in un romanzo di Nick Hornby, incontrerete qualche esperto inserviente che vi consiglierà qualcosa di nuovo.

TRACK LIST:

1. Non muoverti
2. Tango santo
3. Il fantasma del museo
4. La strage di san valentino
5. Ninna nanna del mare in tempesta
6. Ninna landa
7. Il fantasma di santa clara
8. Porti aeroporti e stazioni
9. Ragni e tele
10. La nave fantasma
11. Bianca