Luke Paris, “Another dance”, recensione

Una sincrasi naturale tra gli anni ‘90 (Gonna blow my mind) e un’anima d’oltreoceano dai sentori Vince Neil (Another dance), ecco come descriverei Luke Paris, al secolo Luca Ottoni, pronto a arrivare a noi con un debut marchiato (R)esisto.

Undici tracce immerse tra le polveri del Rock underground, in cui si sopravvive con passione, pazienza e idee.

Il disco, carico di energia narrativa (Falling Like a lover) sembra voler porre la sei corde di Luca Pedroni, al centro di un portante mood, posto ai limiti dell’hard rock di stampo statunitense. Un respiro vivo e dinamico che trova la pacatezza nella ballad di Thinking of you, piuttosto vicino al mondo dei Motley Crue e dei Cinderella.

Il full lenght conquista immediatamente con i suoi rimandi Stones (R U still Dreaming) e mediante i passaggi impolverati di Yes I do, interludio west atto fornire un ponte espressivo con le note aperte di Live in Freedom dalle piacevoli venature Poison. I movimenti spensierati di All in All ci conducono, infine, verso l’avvolgente riffing di If were you, che porta alla chiusura di Christmas gift, atto terminale di un disco che, senza dubbio, continuerò ad ascoltare.

TRACKLIST

1. Another Dance

2. Gonna Blow My Mind

3. Falling Like A Lover

4. Thinking Of You

5. R U Still Dreamin’?

6. Yes, I Do

7. Live In Freedom

8. All In All

9. I Just Wanna Be Myself

10. If I Were You

11. Christmas Gift