Pay

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Arrivano da Varese e si chiamano Pay ormai da 14 anni e da 5 dischi. Dediti al punk rock italico interposto tra Tarm, Punkreas e Shandon. I Pay o meglio i P.A.Y (acronimo di “Post Atomic Youth”) tornano con un’ultima fatica “La ragazza col coltello”, disco curato nei minimi particolari. Nulla è lasciato al caso, infatti sia la confezione digipack sia l’attenta cura del songwriting, spesso metaforico e tagliente, rimanda l’idea di un lavoro abbigliato da quella semplicità ingannevole tipica del suo frontman dalle plurime personalità. Mr Grankio, che sul registro della popolazione appare come Daniele Vaschi, genialoide Disk Jockey della compianta e fu Rock Fm, in cui ha cresciuto migliaia di adepti a “Pane, Burro e rock and roll”. Assieme all’Ariele Michele “Mr.Penguino” Pari, Stefano Contini ed (L) +(R), definiti operai del R’n’R.

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“La ragazza con il coltello”, non ha però avuto la fortuna di incontrare né Mr. Tortuga né Vulvino, quest’ultimo appartenente alla casata dei Vaschi. Ma the show must go on, il rock non aspetta, ricorda, ma non attende, osserva sornione i cambi di line up e si rivitalizza senza tregua animato da moti ondosi di punknostrano.

Le dieci tracce nascoste dietro lo sguardo ingenuo della ignuda fanciulla vengono battezzate dal semplice riff di “ Che quando balla”, manovrato dall’attento gioco di pelli di Contini. Ma forse l’icipit non è da annoverarsi tra i brani migliori del disco. Più convincente appare il singolo “La conquista dell’universo”, accompagnato sul sito www.ammore.net da un divertente video. La traccia dall’andatura punkreassiana attacca l’omologazione imperante del mondo che fagocita la nostra creatività.

La critica alla ragion sociale continua con “Zombies” magnifica offensiva anticonformista, e con “Se le madri uccidono” in cui il voyeurismo becero viene raccontato da una riuscita sonorità da punkballad dalle sonorità aperte e rasserenanti. Il ritmo poi torna ad un newagerock disorientante che “Incondizionatamente” sviluppa il battere sulla sei corde, ben amalgamata alla vocalità di Mr Grankio a differenza di alcuni passaggi in cui la base ritmica sembra penalizzare troppo un basso in lontano overlay.

Tra i migliori brani senza dubbio annoveriamo “Desdemona e il panico” viziata dall’acustico movimento, testo intelligente per un’esposizione che riporta alla mente il “Vincenzo” di Alberto Fortis. Non mancano poi immagini onirico-poetiche come quelle risvegliate dalla conclusiva “Le nuvole non bruciano mai”, tra filtri vocali e corde distorte tra naturali andature punk, sporche e genuine…insomma un disco che appartiene al Giardino della inventiva della gioventù post atomica, sempre attenta al universo dell’ antropos nella sua accezione più varia a prescindere da una locazione temporale o geografica… e pur essendo punkrock non sembra un’eresia parlare di cantautorato.

Grazie alla disponibilità della band, Music on tnt è riuscita a catturare la favella del gruppo attraverso una breve geniale intervista…eccola:

Intervista

1) Ragazzi Pay, innanzi tutto grazie per la disponibilità. Iniziamo con l’intervista bonsai dalla banale domanda: “Chi è la ragazza col coltello”?

E’ un’opera di Diego Gabriele, artista senese (www.ak-house.com – www.myspace.com/didoewoak) che ha anche ispirato il nuovo disco dei PAY.

E poi.. la Ragazza col coltello è decisamente anche il nuovo disco dei PAY.

2) Come è nata l’idea di affidarsi alla bellissima arte di Diego Gabriele?

Incontrai Diego durante un dj set nella provincia di Pisa. Io con lo pseudonimo di dj Ariele mettevo i dischi e lui dipingeva ragazze. Poi le ragazze hanno ispirato le canzoni e noi abbiamo chiesto a Diego di farci la copertina. That’s all

3) Quanto l’album è ispirato alla cover art e quanto la cover art è conseguenza del disco?

Diciamo che più del 50 % dei testi delle canzoni sono dedicate alle ragazze col coltello, che siano esseri umani, televisori o zombies…

4) Nella musicalità di “La ragazza col coltello” ritroviamo Tarm e Skiantos. Da dove arrivano i Pay e dove vorrebbero evitare di finire?

I PAY sono un gruppo ironico, non demenziale che predilige una comunicazione non troppo convenzionale, con un’attitudine punk rock (non in senso strettamente musicale).
Dove vorremmo evitare di finire? A fare dischi o concerti o qualunque altra cosa senza idee nuove o comunque soddisfacenti.
Credo che i PAY, a prescindere dal fatto che possano piacere o meno, possano esistere solamente in presenza di idee diverse per ogni progetto da affrontare.

5) Il Dominio Pay.it sarebbe stato disponibile, ma i Pay hanno deciso di occupare lo spazio ammore.net. Come nasce l’idea? Quanto a vostro avviso è importante vivere il web?
Bèh, pensare di trovare un dominio pay.qualsiasicosa era decisamente ambizioso nonché complicato e in quel periodo avevamo partorito idea del Barattolo d’ammore e il disco si intitolava Provate Ammore Ynutile….www.ammore.net sembrava una buona soluzione.

Il web è oramai una parte importante delle vite di ognuno a livello culturale; detto questo non sempre risulta essere questa rappresentazione della libertà a 360 gradi del nuovo millennio.

Come tutte le cose, secondo me, va utilizzato come mezzo con la forte discriminante della discrezionalità personale, nel scegliere cosa vedere o fare o far vedere o condividere eccetera…

6) “La gente è antipatica, non gli piace il lavoro che fa”, quanto sono antipatici e insoddisfatti i Pay?

Decisamente insoddisfatti… non poco. Antipatici? Un po’. Arroganti si.

7) I testi dell’album prendono spunto dalla vita quotidiana che ci fagocita. Come nasce un vostro brano?

…dalla vita quotidiana che ci fagocita. (arroganti . come sopra)

Geniale!…

8) Quanto oggi le radio e le tv aiutano band come la vostra?

Esistono delle tv che aiutano le band di un certo tipo? Per quanto riguarda le radio ce ne sono di realtà che supportano un certo tipo di musica, ci sono anche le web radio …

I lavori dei Pay hanno sempre avuto un ottimo riscontro di critiche per quanto riguarda le riviste musicale e le web zine.
Per le radio godiamo di ottimi rapporti con quasi tutte le realtà “indipendenti” ammesso che ce ne siano ancora.

Restiamo sconosciuti a televisioni e network nazionali. Perchè? Bisognerebbe chiederlo a loro. I nostri video restano in ogni caso sempre fruibili sul web.

Non c’è gusto in italia ad essere intelligenti

9) Guardandovi indietro cosa vorreste rifare o migliorare dell’ultimo full-lenght?

Le registrazioni/mix/masterizzazione sono sempre le cose che verremmo migliorare, a prescindere da come sono state fate…

Per quanto mi riguarda le canzoni, anche qualche pezzo da inserire e qualcuno da togliere.

Comunque credo che pensare di potere fare un nuovo disco migliore rispetto al precedente è il punto di partenza della composizione/realizzazione degli album dei PAY.
Il prossimo sarà quindi più bello.

10) Quanto la multipersonalità di Mr Grankio è stata fonte di creatività?
L’ariele:”La schizzofrenia ha sempre aiutato gli audaci.”
Mr.G. :” La droga no.”

11) E domani?
R’n’R’

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Tour

21/04/10 LiveShow@IlPopClub RadioOnda d´Urto
27/04/10 Live acustico@Poliradio Ore:21:00
Ven..30/04/10 Palazzo Granaio Settimo Mil.se
Sab.08/05/10 R’n’R Romagnano (NO)