Plunk Extend “Prisma”, recensione

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Cinque tracce rappresentate da cinque colori, non solo attraverso l’ermetica impostazione della tracklist, ma anche e soprattutto tramite una cover art minimale ed astratta, in grado di fuorviare, almeno in parte, l’astante. Un approccio cromatico che sembra voler richiamare alla mente la trilogia di Kieslowski, qui applicata in maniera diretta e genuina, mediante influssi e fulcri diversificati.

Dietro a questo curioso Ep si celano i Plunk Extend, quintetto errante che, dopo anni di rock anglosassone, ha deciso di imboccare il sentiero limpido della lingua madre, qui al servizio di un di pop-art-rock sarcastico e descrittivo.

L’extende played, blandamente influenzato dall’aurea math, sembra affondare le proprie radici nel cantautorato melodico, proprio come dimostra l’incipit acustico (Blu), in cui la limpida e pulita voce del frontman, mostra una ricerca particolareggiata delle parole e delle emozioni, mediante andamenti emotivi contraddistinti.

Mentre la ruvida sei corde incanalata l’ascolto verso la vocalità espressiva di Nero, le percussioni definiscono una struttura ritmica del pattern, per certi versi vicina all’arte espressiva di Niccolò Fabi. Un esternazione musicale che fornisce un accorto approccio elettrificato, essenziale e ragionato, in grado di donare maggior spessore alla traccia stessa che, pur senza entusiasmare, pone le basi per l’arpeggiato barocco di Bianco e per la ventata di fresco groove innestata sulle linee di Rosso. La track, tra le migliori dell’Ep, dona animo all’arte dei Plunk Extend, bilanciandosi con la controllata voce di Lorenzo Cetrangolo, tra i riverberi ed un impatto dissimile rispetto alle tracce precedenti. Una struttura che si mostra( tra i toni in levare) come una amalgama interessante, capace di mostrare la giusta via da percorrere. A chiudere il project è infine Verde, con il quale si torna a voce e chitarra, delineate in maniera riuscita dalle percussioni, delicatamente funzionali, nonostante la diluizione contemplativa del finale.

Insomma se amate il pop rock a stampo cantautorale…siete nel posto giusto.