Primo Ibbanez “Fin da bambino”, recensione

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Siete sulla traiettoria delle rime che sputo

Negli ultimi anni, un poco per scelta, un poco per necessità mi sono tenuto lontano da tutto quel mondo Hip Hop, Rap e Hardcore di stampo italiano, spinto probabilmente dallo snobbismo che inizialmente mi aveva colpito dopo aver vissuto per molto tempo all’ombra di Public Enemy, Run Dmc e Body Count, mostri sacri e reali Deus ex machina di ciò che oggi i miei giovani studenti ascoltano.
Per una serie di eventi, infatti, ho vissuto ai margini del movimento, assistendo a live poco convincenti e costruiti, in cui la genuinità spesso si è scontrata con il mondo mainstream.

Oggi, dopo circa sei anni dal “dovere di cronaca” legato ad alcuni festival sui generis, grazie alla collaborazione con Latlantide promotions, eccomi nuovamente a parlare di quelle note dal sapore Cipress che fuoriescono da Fin Da Bambino, il nuovo progetto di Primo & Ibbanez, sviluppato attraverso 10 tracce prodotte e suonate da Ill Grosso (Bling Beatz Music) e mixate dal beatmaker Squarta.

Quindi chi ha orecchie per intendere saprà, ancor prima di leggere le righe seguenti, che ci si dovrà sintonizzare sulle infinite vie di quel sentiero battezzato agli albori degli anni ’70 da DJ Kool Herc e DJ Afrika Bambaataa, per godere appieno di track che vedono un accorto alternarsi di suoni altamente riconoscibili e riconducibili al conosciuto, grazie anche all’intervento di un corollario di mastri che, con la loro I mostri rmx, offrono una testimonianza di ciò che oggi questa Crew riesce ad offrire (Feat Primero, Gemitaiz, Madman, Nicco BrokenSpeakers, Ibbanez, Joice, Grandi Numeri, Briga, Ill Grosso, Roc Birken, Dasly, Santiago, Tormento,Nayt).
Proprio dal brano di chiusura, oltre all’usuale urgenza narrativa ben calibrata e non troppo appesantita da prevedibili clichè, si riesce ad evincere un substrato culturale che non sarà quello del Bronx, ma non risulta essere molto lontano dalla concettualità dei block party. Il disco infatti tra iper-realismo e ironia, ci racconta con fluidità e stilemi differenziati storie raccontate dal veloce incedere delle parole, che si ritrovano in nicchie retrò aperte a spunti inattesi.

Si mescolano così momenti beat ben riusciti (Come va) a microcosmi minimali (John Wayne), capaci di alternare poco convincenti episodi (Maradona) a piccoli gioielli Hip Hop, proprio come accade in Stonato, trama che parte da una curiosa è perfetta visione della tradizione. La traccia, dopata da Squarta, vive all’interno di un ipnotico andamento per il quale appare impossibile rimanere immobili durante l’ascolto. Poco importa poi se l’inciso perde verve, in quanto la composizione appare senza dubbio tra le migliori di questo nuovo full lenght al pari di Warmachine, che con le sue rime schiacciasassi si adegua alla via main, senza (ahimè) sviluppare un potenziale rumoristico.

Insomma un disco che con il suo linguaggio crudo e fermentato dalle sillabazioni capitoline, appare essere dedicato a chi comprende il mondo del B-Boying e (valutata la buona qualità realizzativa) a tutti coloro che vogliono (ri)avvicinarsi al genere.

Tracklist

1. COME VA (Belardi David Maria – Donadello Ivan)
2. MANTRA (Belardi David Maria – Donadello Ivan)
3. FIN DA BAMBINO (Belardi David Maria – Donadello Ivan)
4. JOHN WAYNE (Belardi David Maria – Donadello Ivan)
5. MARADONA (Belardi David Maria – Donadello Ivan)
6. STONATO (Belardi David Maria – Donadello Ivan)
7. PER SE’ (Belardi David Maria – Donadello Ivan)
8. NON FUNZIONA (feat. Ill Grosso) (Belardi David Maria – Donadello Ivan)
9. WARMACHINE (feat. Ill Grosso & Santiago) (Belardi David Maria – Donadello Ivan)
10. I MOSTRI RMX (Feat Primero, Gemitaiz, Madman, Nicco BrokenSpeakers, Ibbanez, Joice, Grandi Numeri, Briga, Ill Grosso, Roc Birken, Dasly, Santiago, Tormento,Nayt) (Belardi David Maria – Donadello Ivan)