Recensione, The mind’s eye.

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Correva l’anno 1994, un anno tragicamente storico, se vogliamo, per chi viveva di Grunge, jeans stracciai e camicia larghissima a quadroni rossi.

Ma era anche un anno di scoperte, di autentici gioielli, nati forse per controbilanciare perdite pesanti del panorama musicale.

Ed è proprio in questo spettrale retroscena che Ray Wilson e i suoi Stiltskin decidono di dar luce ad un album, The Mind’s Eye, che sembra un urlo, un impeto di orgoglio rimasto troppo a lungo strozzato. Un messaggio da decifrare fra le lacrime di chi da poco ha perso i propri idoli.

Le chitarre degli Stiltskin amano interagire fra loro, amano farlo spiazzando l’orecchio di chi ascolta, prima una distorsione poi un clean poi ancora un crunch e via dicendo, senza perdersi in fraseggi tecnici, quelli li lasciano a chi ora non ha da compiangere nessuno. Ora loro devono urlare, farsi sentire, abbracciare l’alone tetro di chi se n’è andato troppo velocemente. E bisogna dire che il leader Ray Wilson, ha carpito al volo il segreto di chi fa musica come catarsi, lo si intuisce dai testi, grovigli, grovigli di una mente serenamente tinta di quel pizzico di follia lucida quanto mai utile.

Le tracce dell’album si alternano, non sembra esserci uno schema preciso, una schizzofrenia musicale azzeccata, arricchita dalla voce di Ray che sembra vivere di vita propria: viene modulata su richiesta, prima calda poi graffiata e poi ancora calda.

In questo continuo spiazzarci l’album ci offre un pezzo che è rimasto per anni nelle orecchie degli amanti del genere, “Inside” ,un autentica costruzione musicale, potente e d’impatto, tanto da diventare la colonna sonora di un famosissimo marchio Americano. La fatica, o la catarsi, degli Stiltskin finisce con “Prayer before Birth”, una traccia strumentale, un mix di suoni inafferrabili, suoni a cui non sai dare una natura, una forma, ma che sicuramente lascia a che pensare. Il loro “vedere con la mente” ha preso forma e suoni, ora lo possono dire: l’immortalità è raggiunta.

Track list
1. “Intro”
2. “Scared of Ghosts”
3. “Horse”
4. “Rest in Peace”
5. “Footsteps”
6. “Sunshine and Butterflies”
7. “Inside”
8. “An Illusion”
9. “America”
10. “When My Ship Comes In”
11. “Prayer Before Birth”