Smooth streets Project “City Light”, recensione

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Too nerd to rock…too rock to swing.

Arrivano da Potenza con il loro jazz sperimentale, si chiamano Smooth Streets Project, monicker dietro il quale si celano Matteo Tundo, Maurizio Gambardella e Pierluigi Delle Noci. Un virtuoso combo che arriva alle stampe grazie al supporto di Sound Records e Red Cat promotion, portatrici di un carico di note corpose, che si impiantano nelle partiture con la ragionata casualità delle gocce di pioggia immortalate dallo scatto in cover art. Lacrime bagnate dalle luci di una città metaforica, che pervasa del domani, si offre ad un viaggio a ritroso, in cui si fa tappa nell’aria fusion di Doncaster e nel free newyorkese. Nel nuovo full leght infatti, le atmosfere ambient si incontrano in maniera ponderata ad influssi blues e a stridori psichedelici, che non disdegnano fuoriuscite progressive non di certo easy listening.

Un disco che nelle sue tredici tracce finisce per ripiegarsi su di sé, lasciando per strada la verve iniziatica; infatti l’eccessiva durata del disco definisce il punto debole dell’opera, nonostante momenti alti come il cromatismo melanconico di Manhattan e la stranita narrazione di November.

L’album di per sé rappresenta un buon motivo per avvicinarsi al genere elitario del cervellotico jazz, grazie anche alla rivisitazioni di brani come l’introduttiva Green Tea, in cui la delicata sezione di drum set definisce i virtuosismi della chitarra, considerevolmente libera di reinterpretare l’opera di John Scofield.
Se poi con Take five ci si ritrova nell’american jazz di Paul Emil Breitenfeld, con Monday ritroviamo una convincente disposizione sonora, al pari di Waterbubbles dalla quale sensazioni space crescono verso una tradizione orientaleggiante, capace di carpire influssi Gilmouriani.

Meno a fuoco appaiono infine l’aria artificiosa della titletrack e la diluita chiusura di un disco da ascoltare con occhi attenti, ma propedeuticamente preparati a giochi sonori liberi da ogni costrizione e… fondamentalmente dedicati agli amanti del genere.

Tracklist:

1.Green Tea
2.Dizzy
3.Waterbubbles
4.City Light
5.Take Five
6.The Lonely Tree
7.Manatthan
8.November
9.Lobo
10.Monday
11.Long Drink Blues
12.Footprints
13.City/Zen Groove