Tiken Jah Fakoly – Coup de Guelle

copertina di Coup de Guelle di Tiken Jah Fakoly

Tiken Jah Fakoly viene dallla Costa d’Avorio, come Alpha Blondy, ed è l’astro nascente del reggae africano.

Nato Doumbia Moussa Fakoly, Tiken Jah è mandengue di nobile schiatta, discendente di Coumba Cokouli Damba Fakoly, generale di Sundjata Keita ai tempi dell’unificazione dell’impero mandengue, nel XIII° secolo. Oggi Tiken Jah, colpevole di appartenere a un’etnia minore e definita “straniera” da quegli stessi politici che da anni impediscono al maggior candidato dell’opposizione, Alassane Ouattara, di candidarsi alle elezioni, in nome di una fantomatica “ivorianità”, si è rifuggiato a Bamako, in Mali, da dove fa sentire la sua voce critica e interlocutoria, vicina alle posizioni dei ribelli del nord, nei confronti del governo ivoriano di unità nazionale guidato da Laurent Gbagbo.

“Se i miei antenati potessero vedermi sarebbero fieri di me” sostiene Tiken Jah, “perché sto combattendo con le mie canzoni”. I suoi testi sono caustici, schietti e potenti, e la gente lo ascolta, anche quando dall’unica rete televisiva maliana spiega come evitare di contrarre l’AIDS. Più radicale ed idealista di Alpha Blondy, egli è amato non soltanto in Mali, come ha potuto constatare chi era presente al recente Social Forum mondiale di Bamako, e non soltanto per la sua musica, ma anche e soprattutto perché incarna la protesta della gente comune contro i mali dell’Africa, legati soprattutto all’uso improprio del potere, che degenera nella disuguaglianza, nella corruzione e infine nella violenza.

Coup de Guelle è il suo sesto o settimo album, il secondo pubblicato da Barclay / Universal dopo Françafrique (Barclay, 2002), registrato in Giamaica negli studi della Tuff Gong e con la partecipazione di Sly Dumbar e Robbie Shakespeare, e soprattutto di Le Cameleon ( 2000), disco introvabile indirizzato all’allora presidente della Costa d’Avorio e autore del colpo di stato del 1999, il generale Gueì, al quale si chiedeva di mantenere la promessa di organizzare elezioni democratiche.

Registrato tra Kingston, Giamaica, e Ougadougou, Burkina Faso, Coup de Guelle è un disco di poderoso roots reggae francofono. Sostenuto dal groove straordinario di Sly e Robbie alla batteria e al basso, la sezione giamaicana e completata dal leggendario chitarrista reggae Mickey Chung, dagli ex Wailers Tyrone Downie alle tastiere e Sticky alle percussioni e da Robbie Lyn al piano. Accanto a loro troviamo gli artisti africani, come Ansoumane “Petit Conde” Camara alla chitarra ritmica mandengue, Abdoulaye Kone al n’goni, Modibo Diabate al balafon, e Mamadou Sanou al djembe, oltre a un coro e ai fiati.

Tra gli ospiti, Barthlemy Atisso, storico chitarrista dell’Orchestra Baobab, ricama un paio di malinconici assoli in Demé, un brano afro-dance, e nel brano di denuncia sociale L’Afrique doit du fric, un reggae teso dai testi duri. La mitraglia senegalese Didier Awadi, dei Positive Black Soul, rappa in Quitte le Pouvoir, mentre la straordinaria griot maliana Saramba Kouyate, che nel suo paese gode di enorme popolarità, canta dela storia del generale Fakoly, di Soundjata Keita e del loro avversario Soumaoro Kante in Alou Maye.

Coup de Guelle è un album maturo, caratterizzato dai testi in francese e dalla voce gentile di Tiken Jah, che tanto ricorda Alpha Blondy, dal groove sostanzioso costruito dai musicisti giamaicani e dal calore delle atmosfere africane, che toccano punte commoventi grazie a Barthlemy, Didier e Saramba, tre artisti dallo stile e dalla personalità indiscutibile. Un gran bel disco, grazie al quale Fakoly si conferma il nuovo ambasciatore della musica di Jah in Africa e dei diritti degli Africani nel mondo.

Brani:

Plus rien ne m’etonne
Quitte le pouvoir
Alou Maye
Tonton d’America
Demé
Ca va faire mal
Kuma
Ou veux tu que j’aille
L’Afrique doit du fric
Sauver
Imadjigui
Allah