Vaclav Trojan – Fairy Tales recensione.

Vaclav Trojan - Fairy Tales

Scoprire una musica nuova, o comunque non ascoltata fino a quel momento, è un’ esperienza a dir poco esaltante, specie se la scoperta è di elevata qualità ed in sintonia con i propri gusti. Fairy Tales, raccolta di suites dai “filmscores” del musicista ceco Vàclav Trojan è un disco tanto splendido quanto introvabile. Si tratta di 30 microbrani gioiello per chitarra classica, accordéon e violino, magistralmente interpretati da un terzetto di musicisti dalla faccia gioviale, di nazionalità ceca.

L’impronta segue il solco della musica classica ceca di Smetana, Dvorak, Janacek e Martinu, caratterizzata da una particolare attenzione alla musica folkloristica di questa Nazione, associata però in questo caso ad influenze da parte di atmosfere chiaramente orientali (Trojan ha vissuto e studiato musica in Indonesia per 2 anni), specie nei 10 brani estratti dalla soundtrack del film animato “L’Usignolo dell’Imperatore”, ambientato in una Cina immaginaria. Ma in Fairy Tales vi è molto di più. Se vi piace la cosiddetta “musica multietnica” vi stupirete di come Vàclav Trojan l’abbia concepita, scritta ed eseguita già prima degli anni ’50.

Una stupefacente esplosione di strumenti, apparentemente molti di più dei tre sopracitati, che si rincorrono in istantanee spumeggianti di durata brevissima, da 40 secondi a 3 minuti con l’eccezione del 9° brano. L’Album è diviso in tre parti: la prima è la Suite, di poco meno di 22 minuti, derivata dallo score del film “Il Principe Bajaja” ove si intuisce, dagli esplicativi titoli dei brani, nonché dal frizzante succedersi di vivaci pezzi musicali molto evocativi, la storia di un Principe che combatte con un drago per salvare la solita Principessa. Segue la già citata suite “L’Usignolo dell’Imperatore” dall’omonimo film animato di cui si dirà oltre. Gli ultimi 11 brani sono semplici e bellissime “folk songs” ceche e slovacche.

Sarei curioso di sapere se i Tuxedomoon conoscono le musiche di Trojan, perchè in Fairy Tales, le analogie con molti brani della band Californiano-Belga sono troppo evidenti per essere frutto del caso. O forse, più probabilmente entrambi gli Autori si sono ispirati a certe musiche folkloristiche dell’ est Europeo combinandole con le atmosfere orientali.

Vàclav Trojan (si pronuncia Vá-tslav Tró-yan) è un pregevole musicista del ‘900, ma i suoi deliziosi lavori sono praticamente sconosciuti ai più. È impossibile trovare infatti materiale sia vinilico che digitale della quasi totalità delle sue composizioni. Inoltre, le trasmissioni radiofoniche delle sue opere musicali sono sempre state molto rare. Tuttavia, chi ha la fortuna di ascoltarlo almeno una volta ne rimane sempre profondamente affascinato.

Trojan è nato a Plzen nel 1907 e morto a Praga nel 1983. Nonostante la rarità e la difficoltosa rintracciabilità dei suoi lavori, è oggi piuttosto noto soprattutto per le sue suggestive colonne sonore (ma sarebbe meglio chiamarle “permeazioni soniche” o più semplicemente “scores”) dei film animati di Jiri Trnka: “Spalicek”, “The Emperor’s Nightingale”, “Prince Bajaja”, “Adventures of the Good Soldier Schweich”, “Legend of old Bohemia”, “A midsummer night’s dream”, “The Hand” e altri, che hanno vinto oltre 80 premi in vari Festival cinematografici in tutto il mondo. Oltre a queste “suites” basate sulle sue colonne sonore, Trojan scrisse un Opera per bambini (Kolotoc – Merry Go Round), una serie di brani “folklore-based” (Zlata Brana – Golden Gate) ed un esteso repertorio di musica da camera, oltre a composizioni Jazz trasmesse solo per radio e di cui si è persa ogni traccia (a parte probabilmente le registrazioni degli archivi delle radio ceche).

Vàclav Trojan

Sì, d’accordo… ma chi è Jiri Trnka, da alcuni critici considerato il Walt Disney dell’Est?

Ebbene, il modo migliore per scoprirlo è cercare su internet il DVD del film a pupazzi animati (!) “The Emperor’s Nightingale”.

A quest’indirizzo:

www.dvdwagon.com
,

si dovrebbe poter “downloadare” per pochi dollari (l’invio postale del DVD non è possibile in Italia); alternativamente, potete cercarlo su Ebay, io l’ho trovato lì per 5.90 Euro.

Il resto verrà da solo, perché la vostra curiosità verrà stimolata a ricercare notizie (sui nostri due artisti, Trojan e Trnka, ovviamente) come non vi accadeva da anni.

Una volta trovato il film (non è difficile), concedetevi due ore di libertà, staccate telefoni, computers e cellulari e assaporate il magnifico dono che una simile opera può riuscire a regalarvi. Siamo esattamente agli antipodi dei moderni film animati della Pixar o della Dreamworks sia per contenuti, sia per disponibilità di mezzi (il film è stato prodotto nel 1948!), eppure qui c’è già il futuro: vere e proprie sequenze animate tridimensionali! Solo che la tridimensionalità, Jiri Trnka, oltre ad averla inventata, deve essersela proprio sudata; basti vedere gli incredibili movimenti dei suoi pupazzi e le espressioni dei personaggi del film ispirato proprio a “L’Usignolo dell’Imperatore”, arcinota fiaba di Andersen.

Oltre al film a pupazzi animati (che affascina non poco) apprezzerete la struggente colonna sonora di Vàclav Trojan ed il commento in inglese di Boris Karloff. In particolare concentratevi sui due brani più famosi “Il Concerto dell’Usignolo” e “ La Rana” poichè costituiscono a mio avviso un imprescindibile punto di partenza per amare questo importante autore ceco.

Sì, ma a che serve una recensione di dischi che è impossibile reperire, Direte Voi… Giusta osservazione rispondo io, con la riserva legata a due eccezioni che costituiscono la sorpresa più lieta di tutta questa affascinante storia di ricostruzione storico-musical-cinematografica: il punto d’incontro tra uno sconosciuto musicista ceco ormai caduto nel dimenticatoio e che difficilmente ne uscirà (a meno di improbabili felici intuizioni di qualche discografico illuminato) e la moderna tecnologia, la quale, ci aiuterà a ritrovare le tracce (per ora minime, ma concrete) del nostro amato compositore.

Questo punto d’incontro è costituito dal già citato web, che ci consente di trovare facilmente il sopracitato DVD e dai siti di “downoad legale”, iTunes, MicMac Music, emusic, IMEEM ecc., unici luoghi dove è possibile trovare una recente incisione di 12 brani di Vàclav Trojan prodotti dall’etichetta “Campion” assieme a 10 brani del connazionale ben più famoso Bedrich Smetana (il titolo completo del CD é “Smetana: Ten Czech Dances – Trojan: Six Folk Songs for String Quartet”). Basta entrare ad esempio sull’ iTunes Store e digitare proprio Vaclav Trojan, vi apparirà il suo CD; per il momento é l’unico facilmente reperibile. Il CD in formato “fisico” si può acqustare su MicMac Music per 18 Euros + 5 di spese postali.

Per quanto riguarda invece l’oggetto della recensione, il CD “Fairy Tales” prodotto dalla Supraphon nel 1995, debbo dire che è davvero difficile da rintracciare; io ne ho trovata copia su Amazon ed ho dovuto farla spedire ad un caro amico che vive a Los Angeles perchè Amazon non prevede la spedizione in Italia di un simile oggetto – il motivo mi é oscuro.

Proprio mentre scrivo, mi è giunto un LP di Trojan prodotto nel 1978 dall’etichetta PANTON di Praga, che ho acquistato su Ebay da un venditore tedesco. Il disco, registrato ed inciso magistralmente, contiene tutta la suite dell’Usignolo dell’Imperatore (Cisaruv Slavìk) più un’altra opera che, date le scritte esclusivamente in lingua ceca, non ho ancora individuato (“Sen Noci Svatojànskè”). Rispetto a “Fairy Tales” gli arrangiamenti orchestrali delle musiche di Trojan di questo LP, del film, e del CD della Campion rammentano invece Debussy ed in particolare “La Mer”, “Les Images” per orchestra, “il Prelude à l’apres-midi d’un Faune” ed il “Concerto in sol” di Ravel. Potete vedere l’LP al seguente link:


http://cgi.ebay.it

Il fatto di aver trovato questo LP comunque, anche se lieto per me, non risolve il problema della subtotale assenza dei lavori di Trojan nell’attuale panorama del mercato discografico. La pubblicazione da parte della Campion dei sei brani del “Nonetto Favoloso” dalla Suite del Principe “Bajaja” assieme alle sei “Folk Songs” fa ben sperare… Certo é che se l’etichetta potesse registrare, tramite gli acquisti online ed i downloads, un rinnovato interesse per il musicista, questo potrebbe fungere da incoraggiamento a incidere e produrre nuovi lavori. Spero che questa recensione serva a tale scopo.

Riflettendoci, é molto strano che etichette come la Naxos, ad esempio (attualmente l’etichetta discografica di musica classica con il catalogo più vasto: www.naxos.com), non abbiano già pensato a ristampare o reincidere le musiche di Vàclav Trojan. Forse fa parte della normale ciclicità degli eventi storici o forse, nelle precedenti edizioni non vi é stato un riscontro di pubblico; una cosa é certa, buchi neri si sono verificati nel tempo e si verificano, se ci fate caso, per artisti ben più noti di Trojan: provate oggi a cercare un CD degli XTC in un negozio di dischi…

Vàclav Trojan

Vàclav Trojan