Zibba & Almalibre “Una cura per il freddo”

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Zibba

Quando Paolo di Protosound Plyproject mi ha chiesto se poteva essere di mio interesse recensire il nuovo disco di Zibba, mi si è aperto il cuore e la mente. Infatti l’artista savonese, a mio avviso, ad oggi rappresenta uno dei pochi cantautori di ultima generazione, in grado di cibare l’anelante e continuativa ricerca di sensazioni atte a catturare sinapsi e percezioni.

Proprio per sottolineare la mia piena stima nei confronti di Zibba e dei suoi Almalibre, perseguendo le orme di Christopher Nolan e del suo Memento, inizierò la recensione dal fondo, anche perché la conclusione di ogni articolo spesso racchiude nella propria chiosa un sintetico giudizio complessivo dell’opera narrata.

Pertanto “Una cura per il freddo” non può che essere definito come l’album adulto di Zibba, nel quale forse manca una “Margherita”, ma che senza troppi dubbi raccoglie attorno a se qualità compositiva oltre a lirismi poetici e ricercati, che vivono attraverso diversificate sonorità. Infatti il percorso narrativo raccoglie sulla sua strada briciole di blues, ritmiche in levare, folk, rock ed ogni forma nobile di cantautorato puro.

Ancora una volta grazie a Zibba per aver deciso a 14 anni di diventare un Musicista!

A questo punto la costruzione narrativa di Leonard Shelby imporrebbe un ulteriore passo verso l’incipit, ma forse ho già esagerato e pertanto sarà d’uopo tornare sui binari usuali ed iniziare a sfogliare il booklet in maniera occidentale.

L’introduzione alle 15 tracce di “Una cura per il freddo”, della nuova arrivata Volume!Records, è ottimizzata attorno al groove di “Mahllamore”, storia di uno spietato Casanova, che imperterrito continua a compiere efferati crimini d’amore a ritmo in levare, ben calibrato dal basso di Lucas e dal delizioso dialogo tra il guest sax di Stefano Riggi e la chitarra Dragonesca.

I racconti illustrati dal cantore vivono di vita vissuta quotidianamente tra il caffè, che presenta la dolce e sussurrata “Ordine e gioia”, e i passi impolverati che ci introducono la caposseliana ballata “La saga di Antonio”, musicata alla perfezione tra porte e monetine, a cui si unisce un “Mandobanjo”, che anticipa la precisa e coinvolgente parte solistica del sax e dell’enclave della Banda Cardinal Caliero di Varazze.

Le velature Jazz appaiono poi tra le pelli di “Bon Voyage”, lasciando il posto al “blusaccio” sporco di “Dauntaun” da cui emerge l’aristocratica sei corde di Paolo Bonfanti. L’anima blues trova fioriture inevitabili anche attorno a” Una parola illumina” in cui la voce di Raphael dona un’aurea reggae tra i sentori d’Africa United, mescolati con assennatezza a claptoniani assoli tra hammond e pianoforte. Non mancano poi virate gospel con l’introduzione alla divertita “L’odore dei treni”, una sorta di filastrocca adulta, tanto sarcastica quanto pungente, capace di dar voce al bieco qualunquismo verista.

Tra i migliori brani annoveriamo “Scalinata Donegaro” in cui la versatile vocalità di Zibba racconta il suo più profondo calore, nobilitato dagli slide di Bonfanti, per una narrazione poetica e familiare, dalle cui parole matura una commossa visione intimista, attraverso perfette immagini filmiche culminanti in un outro rockeggiante, atto a sviluppare positivismo e serenità. Degna di menzione appare essere anche la folleggiante “Quattro Notti” tirata e danzereccia, musicalmente perfetta grazie alla chitarra di Claudio De angeli e dall’Irlanda evocata non solo dal songwriting, ma anche dal flauto di Micelle Baratti e dall’inusuale cornamusa di Fabio Rinaudo.

Un Zibba che con queste nuove tracce riesce ad imprigionare il tempo in una magica clessidra, che racconta e continua a raccontare diversificati specchi verghiani, arrivando come pochi al cuore dell’ascoltatore, che inevitabilmente si ritroverà coinvolto dalle esposizioni cantautorati.

Tracklist

1. Mahllamore
2. Ordine e Gioia
3. Una Parola, Illumina
4. La Saga di Antonio
5. Ammami
6. Dauntaun
7. Bon Voyage
8. Scalinata Donegato
9. L’odore dei Treni
10. Soffia Leggero
11. Rockenrol
12. Tutto è Casa Mia /Soffia Leggero swing reprise
13. Una Parte di Te
14. Quattro Notti
15. Dove Vanno a Riposare le Api

Tour

01/05/2010 Beat – San Salvo
San Salvo – Chieti, ore 22:00

07/05/2010 Macerata
Macerata, ore 22:00

22/05/2010 Isola Ritrovata – Alessandria
Alessandria, ore 22:00

26/05/2010 La Casa 139 – Milano
Milano, ore 22:00

27/05/2010 Diavolo Rosso – Asti
Asti, ore 22:00

28/05/2010 Falò – Lesegno
Lesegno (CN), ore 22:00