Paola Siragna “La filosofia dei Queen, fra arte, teatralità ed eclettismo”, recensione

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Sembra ieri quando incontrai per la prima volta le note dei Queen..eh si sembra ieri; ma in realtà sono passati almeno 35 anni da quando un caro amico d’infanzia mi fece ascoltare Bohemian Rapsody. Allora, fu per me l’aprirsi di un orizzonte nuovo, in grado di farmi uscire, almeno per pochi istanti, dal mio fagocitante mondo heavy metal.
Ricordo ancora le vive sensazioni provate nell’ascoltare uno tra i brani che in assoluto ancora prediligo. Un brano davvero senza tempo, in cui il destabilizzante crocevia emotivo, ancora appare in grado di raccontare una storia dallo smalto (tutt’ora) lucente. Un brano che al pari di Paradise by the dashboard light di Meat loaf andava a rappresentare la volontà di uscire dagli usuali canoni espressivi, senza per questo abbandonare un’impostazione pop-rock.

Le medesime sensazioni accantonate nella mia mente, le ho ritrovate nel piccolo libro La filosofia dei Queen, fra arte, teatralità ed eclettismo. Infatti l’autrice, sembra voler racchiudere nella propria passione una lucida ed insolita analisi, in grado di riuscire ad andare ben oltre l’impostazione delle classiche biografie.

Il libro, edito Mimesis, infatti arriva ad affrontare il mondo del quartetto londinese mediante uno sguardo divergente. Pronto a cogliere aspetti nascosti di verità sapute, ponendosi come punto di arrivo, o al contempo di partenza, per il curioso lettore.
Il viaggio, offerto dall’autrice genovese, racchiude nelle circa cento pagine un breve quadro espressivo, interposto tra arte teatrale, lirica ed un’inattesa impostazione spirituale e religiosa, che Mercury (messaggero degli Dei) volle donare alla band, evitando di palesare troppo alcuni aspetti espressivi, ritrovabili, comunque, nella dicotomia grafica di Queen II e (più evidenti) nell’analisi di brani come Liar e Jesus. Alle tematiche liminari della follia artistica del front man e della filosofia espressiva della band, si unisce il fulcro espressivo del libro: l’analisi approfondita e diretta di A night of the opera . Da qui si parte per giungere in modo naturale e inevitabile all’anthem per eccellenza…proprio quel Bohemian Rapsody di cui parlavo in incipit di articolo.

Insomma…un libro piccolo, ma prezioso, mediante il quale Paola Siragna, mette al servizio del lettore la sua preparazione musicale per donare un’analisi unica e pregevole, atta a restituire a fan e studiosi un insieme valevole di intuizioni e variabili, che hanno fatto dei Queen una tra le realtà più amate di tutti i tempi.