Rockriminal murder ballads

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Le rockstar appaiono brillare così luminose, ma ad osservarle bene sono sporche del fango della vita…

Da circa 10 anni la Coniglio Editore, fondata dai fratelli Francesco Coniglio e Diego Coniglio, offrono al pubblico esperienze editoriali di diversificato stampo stilistico. La formula narrativa si affianca a quella saggistica, al fumetto e alla musica raccontata.

Tra gli autori approdati sotto l’egida della casa editrice possiamo ricordare il Tarm Davide Toffolo, il mito di Milo Manara, il sapore jazz di Carlo Loffredo e molti, molti altri.

A tutto questo lavoro di stampo editoriale classico, la Coniglio editore non ha rinunciato a sviluppare nuovi canali legati al fumetto, attraverso Comic Web, rivista di fumetti semestrale online e gratuita, aperta a giovani autori esordienti e non e a chi ha voglia di sperimentare con il fumetto.

Questa particolare attenzione ad una sorta di free marketing legato alle nuove modalità di comunicazione è certo sinonimo di attenzione e conoscenza di un mercato in continua evoluzione. Sempre fuggendo così la mortalità delle innovazioni, gli editori hanno deciso di offrire il proprio brand ad uno dei migliori libri che oggi possiamo trovare tra le novità musicali. Un opera di 500 abbondanti pagine, espressione chiara della concettualità maudit della rock star. Un libro sporco e marcio che ci introduce all’interno di un sovraffollato commissariato, tra poliziotti impegnati a risolvere omicidi e a contenere violenza, droga e destabilizzazione depressiva.

Rockriminal_ Murder Ballad storie di rock balordo e maledetto si propone di raccontare una serie di drammi e sventure del mondo musicale.

La narrazione degli eventi avviene in modalità ipertestuale, infatti non esiste una vera e propria linea retta nella narrazione, godersi il libro significa abbandonare l’ordine alfabetico degli eventi per farsi ispirare singolarmente dai capitoli, in una lettura senza nessuna soluzione di continuità. Il libro, timbrato dal Parental Advisory, racconta in maniera diretta (a tratti sin troppo) le storie raccontate da Sergio Gilles Lacavalla, poliedrico giornalista e narratore di drammi teatrali, legato al cosiddetto apocaliptyc murder dance…

Chi più adatto nel raccontare storie di manette e revolver?

Le vicende narrate alimentano leggende, sgonfiano miti e talvolta lasciano il dubbio della verità, attraverso un analisi sintetica e giornalistica del mondo rock, inteso nella sua accezione più ampia. Tra le pagine del libro troveremo le follie nordiche di Burzum e del suo odinismo,sino ad arrivare al presunto ondinismo di Jerry Lee Lewis, per arrivare alla tuta da netturbino di Boy George e alla fellatio ispirativa di Bohemian Rapsody.

Grazie a Rockcriminal potremo viaggiare nell’oscurità sociopatica del Inner circle, nello speed dell’HM, tra le camice a scacchi del grunge, potremmo attraversare le lapidi del cimitero di Staglieno a braccetto di Ian Curtis, potremmo rivivere l’aberrante storia di Cantat, oppure accompagnare Dazing ed Only alla ricerca della regina del voodoo. Potremo capire le verità di Brian Warner e la cura Ludovico di Lemmy, come i retroscena dei Fab 4 e delle leggiadrie dei Rolling stones. Ci sarà poi la possibilità di rincorrere le acide insanie dei Gratiful dead e la schizzoide mente di Syd Barrett, senza dimenticare chicche narrative su Notorius B.I.G, Bob Dylan, Ramones e mille altri

Insomma un lunghissimo viaggio che parte dal pipistrello di Ozzy per arrivare a Jhonny Cash in una cavalcata infinita che oltre al font 10, ha un solo neo, quella di fornire poche foto. La golosità degli eventi avrebbe forse dovuto essere corollata in maniera più esaustiva dalle classiche foto segnaletiche della riuscita cover art.