“Slut!” Roxana Shirazi, recensione

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La mia mente mi sembra un edificio pericolante, vuota ed ammutolita dalla polvere colombiana, dalle notti insonni e dai letti in cui saltavo

Roxana Shirazi

Slut: Individuo, solitamente di sesso femmineo, che si intrattiene frequentemente in attività sessuali con molti partner.

Partendo da questo presuppo il libroSLUT!Confessioni di una groupie, non può che essere esplicito, istintivo, animalesco e a tratti sconvolgente. Un libro da bollino rosso, che certo non troverete nelle librerie salesiane. 377 pagine capaci di emozionare, eccitare e scombussolare senza nessuna soluzione di continuità.

A scrivere questo viaggio dall’Iran della rivoluzione islamica ai camerini delle rockstar è Roxana Shirazi, da oggi la reale incarnazione del concetto di groupie, spogliato, nel vero senso della parola, da ogni falsa verità.

Nessuno scrupolo, nessun pudore e nessuna regola.

Il libro, edito dalle sempre strabiliante Castelvecchi, nelle attente ed istintive parole dell’autrice, offre un collage scabroso, di una vita Sex, Drugs & Rock’n’Roll, camminata sul limite della patologia sessuale, tra bulimia Palachukiana e deviazioni sociali di un’incontrollabile squirter.
Tra le pagine dell’opera tradotta da Elena Mascaro, il lettore si perde nell’odore acre della perdizione vissuta come normalità, riuscendo a dare un completo quadro comportamentale che ne definisce una lettura intratestuale simile ad una seduta di psicoanalisi .
Proprio nella sua psiche Roxana ci invita a rivivere gli eventi rovinosi della sua infanzia a Teheran, vissuta tra totalitarismo alimentato da Shah e Savak prima e l’illusione della Velayat-e Faquih dopo. Un mondo troppo limitato per chi come l’autrice ha fatto dei suoi desideri la principale ragione di vita. Così la fuga dall’origine e dalle marce relazioni è sembrata l’unica soluzione verso la ghettizzazione adolescenziale e alla sua completa liberazione con la musica Rock e il suo lato proibito.

La libertà ( o libertinità) si è così presto concretizzata per trasformarsi (sulle note heavy metal) in un’incontrollabile emancipazione sessuale. Un corpo e un anima affamata, tra tour bus, backstage e hotel per un viaggio tra Nikki Sixx, Tommy Lee, Bridge of Destruction, Guns’n’Roses e Velvet Revolver.

Insomma un vorticoso turbinio di eventi in cui le fondamenta fragili di Roxana sono ben mascherate in una dicotomica sindrome da Dottor Jekill & Mr Hyde.