Sommossa “Autentica”

 

 

Ogni esordio è da prendere con le giuste pinze. Un esordio ha un potere nascosto in grado di portare alle stelle del “Nirvana”, o far implodere un castello dalle pareti sottili. Parlare di un debut è un onere non da poco, perché sbagliare le parole può significare aprire porte errate nel percorso di maturazione di un artista.
Così, spinto dalle mia esperienza sul campo, mi accingo a dare voce a questa autentica…sommossa, disegnata da Diego Bizzarro, Paolo Martini e Marco Tirenna, trio trevigiano dedito ad una sorta di Alt-rock impegnato a dar voce ad un mondo caotico e devastato dalla sconsideratezza. La spasmodica ricerca di una rinascita, annunciata dallo splendido dipinto di Bruno Gripari che ci invita a raccontare la forza di una necessaria ripartenza, promuovendoci come elementi pensanti di una saggiezza da ritrovare.
Così, spinti da questa impronta streight edge, la band sviluppa tredici composizioni ragionate, ma di certo non altezzose, né tantomeno didascaliche.

 

 

A dare battesimo al mondo dei Sommossa è Spietata, traccia in cui la vocalità del frontman cavalca un riffing ribassato, modulando un’iniziale spokenword per poi giocare con cromatismi a tratti artificiosi, ma di certo caratterizzati da studio e ponderatezza. L’impulso narrativo della band trova poi in Putiferio una vera e propria gemma, dalle cui strutture sonore sembrano palesarsi reminiscenze Malfunk. Il ritmo sincopato, stiloso e ben agganciato al suono della sei corde, arriva a celate metriche psich-desert in Parto decisamente sfiancante, disegnate su di un rock delineato attraverso una timbrica narrativa impeccabile quanto il dna granulare e nineteen che a tratti ricorda i primi Litfiba. Il brano, a mio avviso tra i migliori della set list, trova continuità qualitativa attraverso i filtri new wave di La canzone vipera e in Ferragosto psichedelico, visionario e destrutturante.

Se poi l’impatto provocato da Alternanze appare meno efficace del dovuto, con il minimalismo darkeggiante di Saremo di nuovo io e te si torna in linea con le aspettative, attraverso i colori della voce in grado di affiancarsi ad un pattern ipnotico e reiterato, pronto a trovare un’ottima conclusione nello sguardo passatista di Un pettirosso da combattimento, composizione che ancora una volta mostra agli astanti una più che evidente facciata new wave.
Insomma, un disco che merita un attentivo ascolto, perché l’immediatezza sonora non arriverà in maniera diretta e distratta, ma solo attraverso un accurato sguardo acustico.

Tracklist:

Spietata
La Danza del Titubante
Putiferio
Magia
Se un Dio esistesse
Parto decisamente sfiancante
La Canzone Vipera
Natiche
Ferragosto Psichedelico
Alternanze
Saremo di nuovo io e te
Assecondalo
In pettirosso da combattimento